Non c’e’ il “numero chiuso” per entrare in Paradiso, ma nemmeno una “bella autostrada e in fondo un grande portone”. Papa Francesco nell’Angelus riprende il brano del Vangelo dove a Gesu’, diretto a Gerusalemme, dove sa che deve morire in croce, un tale gli chiede: ‘Signore, sono pochi quelli che si salvano?’. “La questione – afferma il Pontefice – era dibattuta a quel tempo, e c’erano diversi modi di interpretare le Scritture al riguardo. Gesu’ pero’ capovolge la domanda – che punta piu’ sulla quantita’: ‘Sono pochi?…’ – e invece colloca la risposta sul piano della responsabilita’, invitandoci a usare bene il tempo presente. Dice infatti: ‘Sforzatevi di entrare per la porta stretta, perche’ molti, io vi dico, cercheranno di entrare, ma non ci riusciranno'”. Con queste parole, continua il Papa, “Gesu’ fa capire che non e’ questione di numero, non c’e’ il ‘numero chiuso’ in Paradiso! Ma si tratta di attraversare fin da ora il passaggio giusto, che c’e’, per tutti, ma e’ stretto. Questo e’ il problema. Gesu’ non vuole illuderci, dicendo: ‘Si’, state tranquilli, e’ facile, c’e’ una bella autostrada e in fondo un grande portone…’. No, Gesu’ ci dice le cose come stanno: il passaggio e’ stretto. In che senso? Nel senso che per salvarsi bisogna amare Dio e il prossimo, e questo non e’ comodo! E’ una ‘porta stretta’ – spiega – perche’ e’ esigente, l’amore e’ esigente sempre, richiede impegno, anzi, ‘sforzo’, cioe’ una volonta’ decisa e perseverante di vivere secondo il Vangelo. San Paolo lo chiama ‘il buon combattimento della fede’. Ci vuole lo sforzo di tutti i giorni per amare Dio e il prossimo”.
Articolo pubblicato il giorno 25 Agosto 2019 - 12:27