Napoli. Cresce di nuovo la protesta degli sfollati delle abitazioni adiacenti all’ospedale Incurabili. L’Asl Napoli 1 infatti da ieri non garantisce più la presenza dei vigili del fuoco e pertanto impedisce alle famiglie di sfollati di accedere nelle loro abitazioni. Ciò ha creato ennesimo disagio perché la maggior parte delle famiglie sfrattate devono effettuare il trasloco dei beni mobili. “Dopo lo sfratto ad horas del 6 aprile e della cessazione ad horas dell’ospitalità alberghiera- protestano gli sfollati- i dirigenti della cosiddetta unità di crisi degli sfollati degli Incurabili hanno creato l’ennesimo ostacolo mandando in ferie i pompieri che devono presidiare l’edificio abitativo per consentire l’ingresso nelle case delle persone le quali vivono mesi faticosi perché sottoposte alle decisioni sempre meno a misura d’uomo della asl Napoli 1 centro. Gli sfrattati hanno organizzato e pianificato i traslochi con le ditte specializzate , hanno atteso che le nuove case prese in affitto si liberassero e l’Asl Napoli 1 cosa fa? Non proroga il supporto dei vigili del fuoco, rendendo la nostra vita sempre più difficile. Inoltre è nell’interesse dell’ufficio del patrimonio immobiliare dell’Asl avere gli appartamenti liberi dai beni mobili? Perché crea ostacoli alle famiglie sfollate nell’eseguire i traslochi?”.
Carlo Landolfi
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