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Napoli, dipendenti licenziati in Anm per abusi su permessi, il sindacato: ‘I problemi dell’azienda sono altri’

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Napoli. Il Segretario Generale della Faisa Confail,  Domenico De Sena si scaglia contro i grandi sprechi della partecipata del comune di Napoli.”Permetteteci di dissentire- spiega De Sena- perché sulla scia dei pedinamenti successi in EAV, la partecipata della Regione Campania, l’Anm si allinea con un bel “copia e incolla”.Ma se EAV vive di una forte stabilità economica, grazie all’iniezione di risorse versate dal Governo Italiano all’epoca del PD, la consorella Anm è attanagliata nel concordato preventivo fallimentare. Ricordiamo che in Anm i lavoratori devono ancora percepire tanti soldi arretrati e i pensionati il tanto “sofferto” TFR, ma i quattrini per pagare agenzie esterne per gestire i concorsi interni e per assoldare investigatori privati ci sono tutti”.E de Sena spiega cosa sta accadendo in Anm: “Mettere sotto attacco i bassi profili è vergognoso. L’inchiesta partita in Anm per un presunto uso non corretto delle giornate di permesso, messe a disposizione della legge 104, 3 giornate al mese di assenza per assistere il malato, non ha levato sete all’Anm, le giornate sono pagate dall’INPS e pertanto c’è da chiedersi se non è l’istituto Nazionale della previdenza sociale che doveva avviare una indagine a campione invece che l’Anm. Ma ci risiamo, e la domanda è legittima: forse la volontà dell’amministrazione della società è stata quella di convergere il problema in altra direzione, di far vedere alla cittadinanza, con occhi distorti, quanto lavativi sono i lavoratori dell’Anm? Hanno pensato di far ricadere le colpe dell’inefficienza del trasporto pubblico locale su loro? Ipocrisia pura! La notizia dei licenziati in Anm per un presunto abuso di giornate di 104 rimbalza a tutto tondo sui giornali e video giornali, neanche il decreto sicurezza bis ha fatto tanto clamore!Parliamoci chiaramente-continua De Sena- riscontro una volontà di distogliere l’attenzione sui veri problemi che esistono nei trasporti napoletani.Il trasporto pubblico Urbano non funziona perché i vari amministratori che si sono susseguiti non sono stati capaci di creare una politica di rilancio.Hanno perseverato in una gestione clientelare e di sprechi che ha ridotto la grande azienda di trasporto del mezzogiorno in un “azienduccia” che fatica a proseguire nel futuro. E seppur va avanti con affanno tutti i privilegi restano lì, non si toccano, sono in una roccaforte che nessuno riesce a scalfire! Ma di questo non si parla, questo non fa notizia!

Permetteteci di dissentire- conclude De Sena-rivolgendosi alla proprietà, al Sindaco del Comune di Napoli, ma davvero credete che la cittadinanza sia tanto cieca da farsi abbindolare da queste farse?Questi lavoratori licenziati sapranno difendersi nelle sedi opportune e a loro va tutta la nostra solidarietà sperando in un veloce reintegro!I problemi del trasporto non provengono dai lavatori lavativi perché in Anm non ce ne sono ma dalla cattiva gestione di chi l’ha amministrata negli anni, non creando le condizioni per far funzionare il trasporto e avvalendosi di dirigenti che pur essendo strapagati sono evidentemente incapaci di far funzionare l’esercizio, soprattutto quello su gomma! Il vero fallimento è del sindaco, della sua politica e delle persone a cui da fiducia e in tutta onestà voglio solo dirgli una cosa: Sindaco De Magistris cambiate politica e fate pagare a chi ha “distrutto” l’azienda e non cercate costantemente di voler punire chi si dedica quotidianamente a farla rinascere”.


Articolo pubblicato il giorno 7 Agosto 2019 - 07:57


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