Napoli. “Devo andare al Loreto mare, l’ambulanza la Guido io! Portatemi al Loreto altrimenti vi sparo”. Queste sono state le parole di un detenuto agli arresti domiciliari che stanotte , intorno a mezzanotte, a via Sorrento a San Giovanni a Teduccio, ha chiesto l’intervento del 118 per un investimento stradale (totalmente simulato).
In realtà il galeotto voleva essere portato al Loreto mare in quanto aveva una impegnativa del medico di famiglia per visita dermatologica da effettuare presso lo stesso ospedale. E’ quanto racconta la pagina “Nessuno tocchi Ippocrate” sull’ennesima aggressione a operatori medico sanitari: è la numero 65 del 2019.”Al rifiuto da parte della postazione 118 il paziente è andato in escandescenza- raccontano- barricandosi dentro al mezzo di soccorso e minacciando di morte l’equipaggio. Per ‘stato di necessità’ la postazione accontenta il paziente ma è una trappola! All’arrivo in ospedale una pattuglia attende il facinoroso che verrà portato in carcere dopo regolare denuncia esposta dal medico di postazione”.
“Ecco perché il servizio di emergenza medica 118 deve essere scortato da automontate di guardie particolari giurate- interviene il sindacalista napoletano Giuseppe Alviti leader associazione guardie particolari giurate- determinate situazioni al limite del reale verrebbero a cadere dall’inizio. Da anni richiediamo tale tipologia di servizio e spero nel direttore generale Ciro Verdoliva che dia una giusta valutazione a questa nostra proposta”
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