Napoli. Ancora nessuna notizia del 30enne di Pianura, Vincenzo Marturano, allontanatosi da casa la sera del 10 agosto scorso e del quale non si hanno più notizie. Ieri i familiari sono andati a Roma dove è stato avvistato l’ultima volta e nei pressi del parco del Ninfeo hanno affisso volantini con il suo volto. Del suo caso se ne sta occupando anche la trasmissione televisiva “Chi l’ha visto?”. La pagina social della sorella Marinella, molto attiva nelle ricerche, è invasa di messaggi. La donna ci ha raccontato che il fratello aveva avuto una delusione d’amore con il suo ex fidanzato. “Vincenzo è gay e noi in famiglia lo abbiamo sempre accettato senza osteggiarlo”, ha spiegato Marinella che su facebook ha pubblicato la lettera di due anni fa con la quale Vincenzo annunciava al padre di essere gay e la risposta del genitore. Una risposta esemplare quella del padre che ha accettato senza remore l’omosessualità del figlio. La signora Marinella ha acconsentito alla pubblicazione di quella lettera che spiega un contesto familiare tutt’altro che ostico nei confronti del giovane.
Nella lettera confessione Vittorio, due anni fa, spiega i suoi sentimenti nei confronti della ex fidanzata con la quale era stato tre anni e la scoperta di essere gay. Una lettera coraggiosa nel quale Vittorio aveva per la prima volta raccontato se stesso senza barriere convenzione. “Caro papa’ perdonami, sono gay. Non so bene quando è cominciato, forse alle elementari – scriveva Vittorio -. Forse alle superiori, quando solo guardando gli occhi di Un compagno di classe mi batteva il cuore. Mi dispiace perché la storia con Gianna non andava bene, le volevo bene, questo è certo, siamo stati insieme 3 anni, ma c’era sempre qualcosa che tra di noi non andava. Mi dispiace perché spesso commentavi le Veline di Striscia la Notizia e io non ti andavo dietro con le battute, MA NON LO SAPEVO ANCORA. Per fortuna siamo Napoletani, e ho vissuto questo periodo di accettazione con una popolazione speciale. Per fortuna siamo Napoletani, e abbiamo nel DNA l’amore per il prossimo, quello che ho trovato nelle persone che come me cercavano di capire. Sono ormai 5 anni che vivo da solo, perché mi sentivo DIVERSO. A soli 19 anni ho voluto scappare da quel nucleo familiare PERFETTO, e forse è stato quello a spingermi ad andare via… forse ero io a RENDERLO IMPERFETTO, non volevo rovinare il tuo immenso lavoro di padre e capofamiglia. Ora mi ritrovo in una casa da SOLO a 24 anni, CON LA CONSAPEVOLEZZA di essere gay. Per fortuna siamo Napoletani, dove non mi sono mai sentito solo e mai sentito DISPREZZATO da nessuno. Non so come sarebbe andata a finire in una altra città. CARO papa’ mi manchi tanto, POSSO TORNARE A CASA? questa volta da Gay… Firmato Vittorio”.
La risposta del papà fu bellissima, affettuosa, accogliente e dissacrante. La lettera del padre, di un padre si conclude con una frase che racchiude tutto: “Nella mia famiglia non esiste, e non dovrà esistere mai nessun tipo di RAZZISMO… MAI… tranne per JUVENTINI… a casa mia JUVENTINI non li voglio… CHIARO? Puoi anche fidanzarti con un CAMMELLO e portarmelo a casa, basta che non sia Juventino”. E due anni dopo i familiari hanno deciso di pubblicarla per ribadire quanto già espresso: “Caro Vittorio – scriveva il papà -. mi dispiace ma allora si STUNZ… (in modo affettivo). Io e tua mamma avevamo già intuito i tuoi gusti sessuali da bambino, quando non ti interessava giocare con i compagni ai famosi (soldatini) ma collezionavi migliaia di riviste per adolescenti. Perdonami, forse avrei dovuto dirtelo prima, in modo che evitavi questo inutile IMBARAZZO, ma ho sempre ritenuto che siano stati “CAZZI tuoi “ ( scusa la battuta, pero’ è simpatica ja’, ejaa’). Visto che siamo Napoletani, e per fortuna che siamo Napoletani, la nostra storia ci ha sempre insegnato che solo aprendo la mente e non creando muri c’è la possibilità di SALVARSI, di SOPRAVVIVERE. Mi sei sempre mancato dal primo giorno, sei mio figlio e CASTANO , BIONDO O GAY per me non fa differenza. E’ solo un gusto, a me ad esempio piacciono le cozze, a te forse piaceranno i CANNOLICCHI ( scusa ja’ è n’altra battuta, uammamia non si puo’ pazziare qua’, e che è ^). Grazie a DIO siamo Napoletani. Da genitore devo farti un rimprovero. Non azzardarti mai, e poi mai di ritenermi cosi stupido… La tua stanza è pronta, vieni quando vuoi, non vedo l’ora… Ricordati i Genitori la porta di casa non la chiudono mai, la lasciano sempre un pochino aperta per fare in modo che il figlio possa “INFIZZARSI” da un momento all’altro.
TI AMO
Papa'”
P.S. Nella mia famiglia non esiste, e non dovra’ esistere mai nessun tipo di RAZZISMO… MAI… tranne per JUVENTINI… a casa mia JUVENTINI non li voglio… CHIARO?
Puoi anche fidanzarti con un CAMMELLO e portarmelo a casa, basta che non sia Juventino”.
Articolo pubblicato il giorno 18 Agosto 2019 - 07:14