Uno scenario infernale, un disastro ambientale, non sappiamo ancora le cause e le circostanze dell’evento, ma la sceneggiatura è sempre la stessa, anno dopo anno. Come sempre puntiamo il dito sulle responsabilità politiche di chi non vuole vedere l’ovvio. La concentrazione di determinate tipologie di impianti su un territorio così ristretto è una condanna certa per i cittadini battipagliesi che lottano quotidianamente contro ogni genere di inquinamento ambientale, doloso o colposo che sia. Al di là delle cause all’origine del rogo, gli unici a farne le spese restano i cittadini, vittime puntuali delle inefficienze e della negligenza della giunta regionale”. Lo denuncia il Consigliere regionale del Movimento 5 stelle Michele Cammarano. “Il modello di gestione dei rifiuti adottato negli ultimi 20 anni in regione Campania sulla centralizzazione territoriale delle impiantistiche, a dispetto delle direttive europee che invocano invece la prossimità e l’autosufficienza delle comunità, generano concentrazioni industriali, economiche e politiche pericolose, lo abbiamo sempre detto. L’incendio di queste ore è solo l’ultimo di una serie di eventi continui che hanno come origine la gestione dei rifiuti”.
“Buona parte della cittadina infatti, come denunciato più volte, è quotidianamente invasa, soprattutto nel periodo estivo, da miasmi non più tollerabili. Il traffico veicolare di rifiuti indotto dalla presenza di decine di impianti di stoccaggio e di lavorazione non agevola la situazione. Il piano di stoccaggio per settantamila tonnellate di rifiuti dovuto all’imminente chiusura per manutenzione dell’impianto di Acerra, ad oggi, non è ancora stato in alcun modo definito”. “E’ chiaro che ad oggi la competenza resta regionale, ma di fronte all’assoluta indisponibilità all’ascolto e ad atti concreti della giunta De Luca, chiederemo al Ministro dell’ambiente Sergio Costa ogni aiuto possibile per un intervento immediato a tutela di tutti i cittadini oramai stanchi di denunciare a vuoto questo disastro. Nel frattempo siamo vicini alla comunità e seguiremo attentamente sia gli sviluppi delle indagini che le eventuali conseguenze ambientali di quanto accaduto”. – conclude Cammarano.
Articolo pubblicato il giorno 5 Agosto 2019 - 18:48