Un suono selvaggio, identitario. Un mix esplosivo fra elettronica e sonorità afroperuviane, tropical, ritmi latinoamericani, animismo e psichedelia: in una sola parola CUMBIA! Sarà una vertigine in riva al mare domenica 25 agosto alle ore 17 con i Cacao Mental, che ritornano con il “Psicotropical Tour” a grande richiesta dopo lo straordinario concerto al tramonto dello scorso anno. Sarà una “Fiesta” come il titolo del brano realizzato come featuring con Jovanotti per il Jova Beach Ep. “Contaminazione” è la parola d’ordine.
“La musica di Cacao Mental è un sentiero tracciato dal ritmo ancestrale della cumbia e delimitato da un linguaggio sonoro elettronico e moderno: un sincretismo per riconciliare il tribale e primitivo con il rumore del mondo metropolitano – racconta la band – Cosi come la realtà può essere interpretata come un sogno, la nostra sonorità è una lente per sfocare il reale, un’agnizione per vedere la giungla guardando la città: giungla che è ancora dentro l’uomo occidentale, sepolta sotto la complessità artefatta del mondo civilizzato”.
Cacao Mental nasce nel 2014 dall’incontro tra il cantante Kit Ramos (peruviano) e il produttore e polistrumentista Stefano Iascone(milanese – tra le sue collaborazioni Roy Paci & Aretuska, Figli Di Madre Ignota, Shandon), che iniziano a combinare atmosfere acustiche ed elettroniche scrivendo canzoni sui ritmi della cumbia, ritmo e genere musicale ballabile che dalla Colombia si è diffuso in quasi tutti i paesi dell’America Latina (Perù, Messico, Argentina). Dopo un lungo lavoro di esplorazione e ricerca verso un sound identitario, al progetto si è aggiunto stabilmente il chitarrista milanese Marco Pampaluna, e quasi contestualmente nel 2017 la band ha cominciato a portare dal vivo la miscela efficace di strumenti elettrici, acustici ed elettronici.
“La voce di Kit Ramos è selvaggia come un guanto di velluto indossato sul pugno di ferro dei ritmi incalzanti del tessuto ritmico costruito da Stefano Iascone, dub-master e deus-ex-machina delle sequenze sonore, sopra i quali i temi della sua tromba, insieme alle chitarre lisergiche di Marco Pampaluna costruiscono riferimenti, siano essi espliciti omaggi alla tradizione Sudamericana, citazioni cinematiche o pura energia psichedelica, richiami di cultura pop che nel subconscio dell’uomo moderno ha sostituito le allegorie delle leggende del uomo primitivo – sottolinea ancora la band – Un suono che è animismo tecnologico, che fa riferimento a stati di alterazione di coscienza, come “Ayahuasca Sublime”, ispirata alla pianta usata come psicotropo sacrale, o visioni che abbracciano la cumbia tradizionale in riletture elettro, come il classico “El Pescador”. “Tingo Maria” dedicata alla città natale di Kit Ramos, città di contatto reale fra rumore umano e foresta vergine, luogo magico le cui leggende costituiscono il materiale grezzo dei testi visionari della nostra prima strana creatura”.
“Mercante”, il brano scritto in collaborazione con la band peruviana “La Inedita”, preannuncia l’uscita dell’album dal titolo “Para Extrañas Criaturas”, sintesi della ricetta sonora e compositiva che dalla cumbia si sviluppa verso la psichedelia.
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