“Sulla spiaggia di Varulo a Lacco Ameno a Ischia alcuni balordi, per una scommessa pare, hanno ucciso un consiglio a sassate. L’animale, come denunciato sui social da Annalisa Di Bonito, era stato portato nella meravigliosa insenatura per vivere nella natura. Alcuni volontari, ogni giorno, portavano a Roger (si chiamava così) del cibo e tanti bambini si divertivano a guardare lui e gli altri due esemplari che vivevano lì. Ma qualche balordo annoiato ha stroncato la sua vita. Si tratta, come ci hanno segnalato, di visitatori arrivati in spiaggia via mare. Per divertimento hanno scommesso su chi riuscisse a centrare Roger. Il coniglio, diventato bersaglio, è stato ucciso a sassate, come riporta anche il quotidiano ischitano IL Golfo, prima che gli altri bagnanti si accorgessero di cosa stesse accadendo e fermassero i cialtroni. Troppo tardi purtroppo”. Lo ha dichiarato Francesco Emilio Borrelli, consigliere regionale dei Verdi. “Una cosa inaccettabile e vergognosa. Non si può assassinare un animale per divertimento. Ci siamo subito attivati – ha aggiunto Borrelli – per cercare di identificare questi balordi e denunciarli alle autorità. Non devono assolutamente passarla liscia. Chi ammazza un animale per goliardia è un brutale criminale”.
“La brutta storia del coniglio ucciso a sassate sulla spiaggia di Varulo a Ischia, non è tollerabile e non può essere ridimensionato nelle semplici giustificazioni addotte: “È stata una bravata”. “È solo un coniglio”. La necessità di coinvolgere un maggior numero di esseri umani verso una grande sensibilità nei confronti della conservazione delle risorse utili alla resilienza della biodiversità non può quindi prescindere dalle piccole azioni e dai gesti, apparentemente insignificanti, che vengono fatti dagli uomini. Ne è dimostrazione quanto ottenuto dai movimenti per i diritti degli animali, che hanno preteso e sono riusciti ad ottenere protocolli “Cruelty free”, impegnando i produttori commerciali a non procurare sofferenze o uccidere gli animali in qualsiasi parte del mondo. La sassaiola al coniglio Roger è fortemente condannabile – ha spiegato il professor Luigi Esposito, docente di Gestione delle risorse faunistiche alla Federico II – quindi: per la negazione al diritto all’esistenza (Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Animale UNESCO Articolo 1. Tutti gli animali nascono uguali davanti alla vita e hanno gli stessi diritti all’esistenza); per la violenza dell’atto che viene chiaramente condannato dal nostro Codice Penale: Il maltrattamento di animali, in diritto penale, è il reato previsto dall’art. 544-ter del codice penale ai sensi del quale; per l’aggravante diseducativo che ha trasmesso ai minori presenti un messaggio di violenza tollerabile, sminuendo, di fatto, la gravità dell’azione”.
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