Mentre domani sara’ il giorno dell’addio, con i funerali alle 11 trasmessi anche in diretta da RaiSport, quello di oggi e’ stato il giorno dell’ultimo abbraccio a Felice Gimondi, il cui feretro e’ giunto la scorsa notte dalla Sicilia ed e’ stato collocato nella chiesetta adiacente la chiesa parrocchiale di Paladina, il centro di 4 mila abitanti alle porte di Bergamo dove viveva da anni il campione di ciclismo morto d’infarto in mare a 76 anni, venerdi’ pomeriggio a Giardini Naxos (Messina). La camera ardente e’ stata aperta dalle 7 ed e’ stato subito un susseguirsi di visite da parte di amici, fans e semplici cittadini che hanno voluto rendere onore a un campione che ha reso grande con le sue vittorie anche la terra bergamasca. E al quale Bergamo e’ gia’ pronta a costruire un monumento, come confermato dal sindaco, Giorgio Gori: “Sono convinto che onorare Gimondi, per Bergamo, voglia dire di piu’ che celebrarne la grandezza sportiva. Felice Gimondi ha rappresentato la migliore sintesi dei valori della nostra terra, quelli nei quali vogliamo ancora oggi ritrovarci e che desideriamo che i nostri figli facciano loro e tramandino”. Toccanti anche le parole di Norma Gimondi, la figlia di Felice, che ha scritto una dolce lettera al papa’ – spiegando – come faceva da bambina: “Il tuo cuore grande e forte non ha retto e ora sei qui su questo tavolo, in questa stanza gelida. Vorrei poterti dire: alzati papa’, ci sono tanti che fanno il tifo per te. Ci sono gli amici di sempre, i ‘gimondiani’ che sono ancora qui ad acclamarti e ci siamo anche noi: io, mamma e Federica che vogliamo vederti ancora una volta sorridere”. Alla camera ardente del campione presenti oggi anche ex campioni come Vittorio Adorni, Paolo Savoldelli e Ivan Gotti, e i suoi fratelli Giuseppe, detto Pinuccio, il maggiore che abita ad Almenno San Salvatore, e Alessio, il piu’ giovane, che abita ad Alme’, oltre al nipote Massimo, classe 1971, l’ultimo della dinastia dei Gimondi in sella. In visita anche Giancarlo Giorgetti, sottosegretario alla presidenza del Consiglio: “E’ stato il primo campione del mio immaginario”, le sua parole commosse. Tre paesi hanno proclamato il lutto cittadino con bandiere a mezz’asta: Sedrina, Alme’ e Paladina. Si tratta, nell’ordine, del Comune dove Gimondi era nato e aveva trascorso l’infanzia e dei due dove aveva poi abitato. I funerali verranno celebrati domattina alle 11 dal parroco di Paladina, don Vittorio Rossi, e da monsignor Mansueto Callioni, parroco di Alme’ e guida spirituale della famiglia Gimondi. La piazza antistante alla chiesa sara’ chiusa dalle 8: sono attese circa duemila persone.
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