Napoli. Certo è che quel “hai sensi dell’art. 6…” contenuto nel bando del concorso regionale appena festeggiato da De Luca e dai suoi con 303 mila domande per i duemila posti alla Regione Campania, fa letteralmente a cazzotti con i titoli di studio dei tanti giovani che vi hanno partecipato. Sul web l’ironia si è scatenata e sprecata non appena è stato diffuso uno screenshot con la “gaffe” grammaticale contenuta nel bando. E intanto nella giornata di ieri De Luca ha annunciato che “all’inizio del 2020 ci sarà un secondo concorso con le stesse caratteristiche e con lo stesso numero di posti a disposizione, circa 2.000. Vuol dire che questi due anni sono dedicati al piano lavoro. Alcuni comuni – ha spiegato il governatore De Luca illustrando i numeri del corso-concorso per l’assunzione negli enti locali della Regione Campania – non hanno partecipato perché non hanno fatto in tempo o avevano difficoltà. Ma anche la Regione Campania potrà mettere a concorso altri mille posti lavoro che scaturiranno dal normale turn over e da chi sceglie il pensionamento per quota 100. Avremo un altro blocco di posti lavoro da mettere a concorso a cui potranno partecipare anche coloro che non hanno passato il primo, magari per una componente sfortuna o casualità”. De Luca, illustrando le opportunità di lavoro nel settore pubblico, ha ricordato anche che “un terzo concorso ci sarà a settembre per 650 addetti ai centri per l’impiego. Faremo un bando per nuove assunzioni e opereremo anche il potenziamento delle reti tecnologiche. Troveremo anche altre risorse per il lavoro dei bros che non lo hanno trovato. In più ricordo che in Campania c’è un piano assunzioni per 7.000 unità nella sanità per arrivare a quota 50.000 addetti nel settore prevista nel piano per il personale approvato. Sono in atto i concorsi e nelle prossime settimane verranno stabilizzati altri mille precari”. Poi parlando a Lira Tv ha spiegato: “Il concorso della Regione Campania è un’iniziativa che ha avuto un risultato straordinario. La più importante assunta in tutta la sua storia dalla Regione Campania per dare lavoro ai giovani. Un’iniziativa tra le più partecipate in Italia. Alla chiusura dei termini per presentare le domande, sono 303mila i giovani che hanno fatto domanda di partecipazione al concorso. Il 50% dalla provincia di Napoli, 20% da Salerno, 18% da Caserta, 8% da Avellino e Benevento.La domanda – ha spiegato ancora De Luca – è stata fatta gratuitamente per i partecipanti, anche questo è un unicum, in tutti i concorsi d’Italia si paga qualcosa. La Regione ha rinunciato a 15 milioni di euro per consentire a tutti di partecipare. Questo dato della partecipazione credo sia anche risultato dalla decisione di rendere gratuita la partecipazione. Ma c’è pure un clima di fiducia attorno al concorso gestito dal Formez. Partecipano enti pubblici, Comuni e Regione. Questo testimonia la credibilità che ha la Regione Campania. La gente ha fiducia. Ma – sottolinea – anche che siamo di fronte a un problema sociale di dimensioni drammatiche per la disoccupazione giovanile. Voglio rivolgere un in bocca al lupo ai partecipanti al concorso”.
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