Nell’ ambito delle manifestazioni di “Estate a Napoli 2019” , pubblico fortemente entusiasta al Chiostro di San Domenico Maggiore nella serata del 7 agosto per lo spettacolo Chantosamente & Scugnizza di Alessia Moio. Spettacolo che ha saputo proporre un viaggio comico musicale e culturale attraverso una rivisitazione dei personaggi del periodo d’oro del varietà e della canzone di Napoli . La cantante attrice con la sua performance ha fornito una superba interpretazione di “Scetate” , di Ferdinando Russo e Mario Costa , per poi rimarcare la “Rumba Scugnizza” del sommo Viviani . Ed ancora ha saputo ripercorrere Totò, ma anche Nino Taranto attraverso le macchiette di Cioffi-Pisano.
Vera eccellenza del Canto e del Teatro,, sicura di sè, la preparatissima, fresca, spigliata e bella Alessia Moio ha saputo offrire con “Ninì Tirabusciò” uno spaccato più che attendibile di quello che fu il Caffè Chantant. Cantante, mandolinista , tammorrara , attrice è sicuramente una delle più belle voci di Napoli .
A Napoli vi sono poche eccellenze artistiche che possono caratterizzare spettacoli di buona musica e Arte varia. Alessia Moio lo è. L’ Artista, ha convinto il Pubblico , in piedi e festante, con il suo luminoso esempio di severo studio sulla Canzone di Napoli. Intendiamoci bene, Canzone intesa come costruzione letteraria come fu, del resto, solo dei grandi Poeti come ad es. Salvatore Di Giacomo, per citarne qualcuno. La Moio è riuscita, con “Mandulinata” di Bovio-De Curtis, recuperata dell’ intero corpus poetico, cioè delle sue tre strofe scritte da Libero Bovio, ad offrirci accenti originalissimi, sicuramente dovuti al suo fresco quanto antico timbro di voce, oserei dire, soavemente schietto e genuino, partenopeo, proveniente dal respiro ellenico di una Magna Grecia. Alessia Moio, laureata in mandolino al Conservatorio San Pietro a Maiella di Napoli, ha adagiato con maestria lo strumento sul coro voluto in questa Canzone dal magistrale Ernesto Tagliaferri per il cantante Vittorio Parisi.“Napule, suspiro ‘e tutt’ ‘o munno”, recitata nella versione di Moio, con il dovuto elogio al pianista, si fa pulsione di grande Teatro, di grande Poesia, come quella immortale del “Poeta del cuore” Libero Bovio.
8 agosto 2019 si replica.
Ciro Ridolfini
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