E’ morto a 79 anni Alberto Sironi, regista del Commissario Montalbano. A meno di un mese dalla scomparsa del ‘papà’ del celebre commissario di Vigata Andrea Camilleri, Sironi lo raggiunge. Sironi, nato a Busto Arsizio, in provincia di Varese, era innamorato di quella Sicilia che aveva imparato a conoscere anche grazie al lavoro nella serie prodotta da Palomar e in onda sulla Rai. E a piangerlo, colpito due volte dal lutto in poche settimane, c’è Nicola Zingaretti, che proprio lui aveva scelto per dare il volto a Montalbano. “In poco tempo è la seconda volta che piango un complice di questa avventura che ci accomuna da tanto tempo. È penoso, è duro, è proprio un anno di merda! Addio amico mio!”, scrive Zingaretti su Instagram.”Quante volte – si legge nel post – ci siamo mandati a quel paese, quante volte hai cucinato per noi, quante battaglie abbiamo condiviso, quante scene abbiamo riscritto, quante volte ci siamo detti ok, quante volte mi hai compreso, mi hai appoggiato, mi hai confortato, quante volte hai minimizzato dove gli altri avrebbero ingigantito. Sei stato l’unico regista che quando davi motore cominciavi a raccontare le barzellette. Gli altri chiedevano il silenzio, tu raccontavi di Alberto Sordi. Quanti bicchieri di vino, quante chiacchierate, quante confidenze. Quante volte abbiamo fatto fronte comune. E che sapienza! Tanta parte del successo tv dei nostri film è tuo. E non lo dico adesso che non ci sei più, l’ho sempre urlato. Non te lo hanno detto abbastanza, non te lo hanno riconosciuto abbastanza. Ma lo sapevano tutti. Che sapienza, che cultura, che simpatia, che leggerezza, che signorilità, che gentiluomo eri. Quante volte, se riconoscevi che avevo ragione, hai detto ‘ok, la tua idea è migliore facciamo come dici tu’ senza sentirti minimamente sminuito, perché avevi un animo grande. Perchè ci stimavamo e ci volevamo bene”.Sironi si forma alla scuola d’arte drammatica del Piccolo Teatro di Milano, guidata da Giorgio Strehler e Paolo Grassi. Dopo diverse esperienze teatrali al Piccolo, negli anni settanta comincia a collaborare con la Rai per la quale realizza alcune inchieste in Italia e all’estero. Collabora con le redazioni sportive, in particolare con Beppe Viola. Nel 1978 è sceneggiatore e regista di due telefilm tratti dalla raccolta di racconti ‘Il centodelitti’ di Giorgio Scerbanenco. Tra il 1987 e il 1990 scrive il soggetto originale della serie tv ‘Eurocops’ e ne dirige tre episodi. Nel 1995 dirige per Raiuno ‘Il grande Fausto’, fiction biografica in due puntate su Fausto Coppi. Contemporaneamente scrive e dirige alcuni sceneggiati radiofonici, tra cui ‘Rimorsi’, in ottanta puntate. Sempre per la Rai dirige nel 1998 ‘Una sola debole voce’.Dalla fine degli anni novanta dirige le puntate della famosa fiction Rai ‘Il commissario Montalbano’, ispirata al protagonista dei romanzi di Andrea Camilleri. Sempre sul tema del giallo italiano, dirige nel 2005 una fiction in due puntate tratta dai thriller legali di Gianrico Carofiglio: ‘L’avvocato Guerrieri – Testimone inconsapevole’ e ‘L’avvocato Guerrieri – Ad occhi chiusi’. Dirige anche ‘Il furto del tesoro’, ‘Salvo D’Acquisto’ e ‘Pinocchio’ con l’attore Bob Hoskins.
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