Ancora un’aggressione ai danni di un agente penitenziario. E’ accaduto nel carcere di Avellino. A renderlo noto è il Sindacato Autonomo di Polizia Penitenziaria nella persona del segretario nazionale Emilio Fattorello. “Dobbiamo denunciare ancora una volta un gravissimo episodio di violenza nei confronti del Personale della Polizia Penitenziaria in servizio presso la Casa Circondariale di Avellino, verificatosi nella giornata di sabato 24 – afferma Fattorello. Un Assistente Capo preposto ai servizi di Sorveglianza di un Reparto detentivo nell’effettuare dei controlli di routine su di un detenuto di origine irpina è stato colpito con inaudita violenza al volto. Il detenuto con posizione giuridica di definitivo per reati comuni ai controlli dell’Assistente Capo preposto ha risposto in maniera violenta, con un pugno ha colpito il mal capitato al naso. Il collega è stato trasportato con urgenza al Pronto Soccorso dell’Ospedale di Solofra e successivamente per le gravi lesioni subite al setto nasale è stato trasportato all’Ospedale di Avellino dove gli è stata riconosciuta una prognosi di 30 giorni per un’evidente frattura al setto nasale. Anche l’ altro collega intervenuto è stato refertato. Per lui 5 giorni di prognosi per varie contusioni subite. Il detenuto autore di tale vile aggressione è stato più volte responsabile di atti di violenza nei confronti dei compagni di detenzione e del Personale di Polizia Penitenziaria operante. In diverse occasioni il soggetto in riferimento è stato trovato in possesso di oggetti non consentiti dal Regolamento. Anche in detta occasione il detenuto era sottoposto a controlli perché sospettato proprio di occultare oggetti non consentiti tipo telefonini. A tal proposito si invita la Direzione a fornire al Personale ivi operante, all’occorrenza, gli ultimi modelli di metal detector per il rilevamenti di telefonini e strumentazioni elettroniche non consentito, del tipo Manta Rey che sembra alla scrivente Organizzazione Sindacale essere stato dotato il Reparto della Polizia Penitenziaria di Avellino. In merito si rappresenta che l’utilizzo di detti mezzi in altri Sedi stiano raggiungendo discreti risultati evitando così anche il contatto fisico con i detenuti da parte del Personale. Il SAPPE esprime piena solidarietà ai colleghi vittime dell’aggressione nell’adempimento del proprio lavoro ed augura loro una pronta guarigione ed una ripresa veloce del servizio. Alla Direzione della Casa Circondariale di Avellino si chiede sollecitare la pratica di allontanamento del violento soggetto anche fuori Regione.
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