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Cattura del boss Sparandeo, indagini su chi ha coperto la latitanza

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Il boss si era reso latitante ma non aveva abbandonato il territorio. I carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Benevento e i poliziotti della Squadra Mobile di Benevento hanno arrestato Corrado Sparandeo, 33enne pluripregiudicato a capo dell’omonimo clan del Sannio. Su di lui pendeva un ordine di esecuzione per la carcerazione, emesso dalla procura generale presso la Corte d’Appello di Napoli del 28 febbraio scorso dopo il rigetto della Suprema Corte di Cassazione del 27 febbraio sul ricorso proposto dall’interessato in relazione alla sentenza di condanna della Corte dAppello di Napoli del 2017 per il procedimento penale relativo a una operazione dell’Arma del marzo 2014, denominata Tabula rasa, nei confronti del gruppo criminale. Sparandeo dovrà scontare la pena di12 anni, 11 mesi e 27 giorni di reclusione per associazione a delinquere finalizzata al traffico e spaccio di sostanze stupefacenti. Sul latitante pendeva altresì un’ ordinanza di custodia cautelare emessa dalla 12esima sezione penale del tribunale di Napoli per diverse violazioni della sorveglianza speciale. Il covo di Corrado Sparandeo era una abitazione di un complesso residenziale nel quartiere Pacevecchia di Benevento, il cui locatario, un 45enne incensurato, è stato arrestato per favoreggiamento personale. Il boss e’ stato trovato in possesso di una cospicua somma di denaro contante di oltre 10 mila euro, nonchè di documenti falsi.


Articolo pubblicato il giorno 6 Agosto 2019 - 17:14

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