E’ morto probabilmente per il caldo torrido mentre lavorava sotto una serra per la coltivazione di meloni. Ha avuto un improvviso malore ed è deceduto subito dopo. Italiano, 55 anni, lavorava al nero in un’azienda agricola all’estrema periferia di Giugliano. Il fatto è accaduto mercoledì scorso ma si è appreso solo oggi. Il titolare dell’azienda agricola, un uomo di 50 anni, è stato denunciato per utilizzo di manodopera non in regola, omicidio colposo e violazione delle norme in materia di sicurezza sul lavoro. La salma del bracciante è stata trasferita all’istituto di medicina legale dell’università “Federico II”, dove sarà eseguito l’esame autoptico. Le indagini sono condotte dai carabinieri della caserma di Varcaturo, coordinati dal maresciallo Procolo Petrungaro. I carabinieri del posto insieme a quelli del nucleo dell’ispettorato del lavoro, hanno sanzionato l’imprenditore agricolo anche per irregolarità relative alla norme igienico-sanitarie. Nell’azienda, oltre al lavoratore deceduto, secondo gli accertamenti eseguiti dai carabinieri, c’era anche un altro lavoratore non in regola. La paga media giornaliera di un bracciante per la raccolta dei meloni è di circa 40 euro. I carabinieri della Compagnia di Giugliano, con il capitano Andrea Coratza, hanno intensificato i controlli, passando al setaccio diversi fondi della zona
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