Era in vacanza in Egitto quando ha avuto una grave dissenteria, sintomo di una sindrome emolitico-uremica (Seu). I genitori l’hanno riportata in Polonia, città dove vive da 6 anni pur essendo italiana di Napoli, ma all’ospedale di Stettino è peggiorata, è stata intubata e ha avuto un arresto cardiaco. La famiglia avrebbe voluta spostarla da subito nell’ospedale pediatrico partenopeo Santobono, ma le condizioni della piccola sembravano non rendere possibile questa opzione. Lo scorso 8 agosto, però, la bimba è stata trasferita grazie alla collaborazione tra Aeronautica Militare, nosocomio, Presidenza del Consiglio dei Ministri e Ambasciata in Polonia. Un volo militare del 31esimo Stormo l’ha portata a Napoli insieme a un’equipe di rianimazione tutta al femminile del Santobono. Ora, dopo essere stata diversi giorni nel reparto diretto da Massimino Cardone di Rianimazione, quello che aveva curato la piccola Noemi, vittima dell’agguato di Piazza Nazionale, la bimba è in Nefrologia. La dialisi cui è stata sottoposta sin dai primi giorni le ha fatto perdere 5 chili, ma le particolari terapie praticate hanno riallineato i valori vitali. La bambina non ha più problemi cardiaci e respiratori. Il reparto di Nefrologia e Dialisi del Santobono, diretto da Carmine Pecoraro, è uno dei centri leader in Italia nel trattamento della Seu pediatrica. Fino a pochi anni fa, la patologia aveva una mortalità in eta’ pediatrica del 50% dei casi.
Articolo pubblicato il giorno 22 Agosto 2019 - 11:12