Alla fine, Mario torna a casa. Nel senso piu’ stretto del termine: non solo perche’ Balotelli rientra in Italia dopo tre anni di ‘esilio’ francese quasi forzato e comunque dorato, ma anche perche’ lo fa ripartendo dal Brescia, ovvero la squadra della sua citta’ e per la quale ha sempre tifato seppur da lontano (da professionista spicco’ il volo dalla provincia, con il Lumezzane). Balotelli ha scelto infatti le rondinelle per tornare in Serie A: accordo trovato con la societa’ di Cellino, l’ex Inter e Milan firmera’ un contratto triennale con ingaggio da 3 milioni l’anno tra fisso e bonus. L’annuncio potrebbe arrivare gia’ domani. Per l’attaccante, che ha appena compiuto 29 anni, si tratta di una sfida che dunque non e’ solo sportiva (il suo obiettivo era ritrovare la serie A per giocarsi il tutto per tutto in chiave Nazionale in vista di Euro 2020), ma anche di vita: sara’ ancora piu’ vicino a mamma Silvia e al fratello naturale Enock (che firmera’ per la squadra di dilettanti del Pontisola, nella Bergamasca), che tra tutte appaiono come le sue due figure familiari di maggior riferimento. E proprio la famiglia ha giocato un ruolo decisivo nella decisione di Balotelli. Mario, la cui casa dista pochi minuti a piedi dallo stadio “Rigamonti”, si mettera’ alla prova sotto ogni punto di vista: intanto per la prima volta in carriera giochera’, abituato come e’ a palcoscenici internazionali, con il solo obiettivo della salvezza. Dovra’ essere leader e trascinatore e farlo con addosso la pressione della propria gente non sara’ banale. Poi c’e’ la questione della disciplina: vivere Brescia – come Balotelli ha comunque sempre fatto con regolarita’ negli ultimi anni – da giocatore “esterno” e’ un conto, farlo indossando la maglia delle rondinelle e’ un altro. Ma Mario, assicurano gli amici di sempre, quelli con i quali si e’ allenato per tutta l’estate in citta’ tra palestra, corse al parco e sul campo nel paese di Castel Mella, ha soppesato tutto e sa cosa lo aspetta: quella di tornare a casa, rinunciando anche alle richieste economiche di partenza, e’ stata una precisa scelta tra le opzioni Flamengo (che aveva proposto un ingaggio decisamente superiore a quello del Brescia), Fiorentina e Verona. Sa inoltre che da un presidente come Cellino gli sgarri non sono tollerati. Cosi’ quel “Un giorno, piu’ in la’, indossero’ la maglia del Brescia”, pronunciato in un’intervista qualche mese fa, e’ gia’ attualita’. E a breve il ritorno a casa di Balotelli sara’ anche ufficiale.
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