Carlo Ancelotti, allenatore del Napoli, dopo la sconfitta rimediata sul campo della Juventus è intervenuto al microfono di Sky Sport: “Non è stato un test positivo. La prima ora non l’abbiamo fatta bene. Nonostante il 3-0 siamo rimasti in partita, l’abbiamo raddrizzata, questo è vero. La gara poteva finire anche 3-3, non sarebbe cambiato il giudizio sulla prestazione del Napoli, che è negativa. Sul 2-0 la Juve ha agito in contropiede e noi abbiamo avuto il controllo. Poi l’abbiamo raddrizzata sulle palle inattive”. Su Mario Rui e Lozano inseriti all’intervallo: “Ho messo due giocatori freschi, un po’ per le ammonizioni, un po’ per dare più peso in avanti”. La chiave tattica della partita. “Abbiamo dato la possibilità alla Juve di pressare e prendere coraggio. Matuidi ha fatto un lavoro straordinario, ma lasciava spazio dal lato di Fabian. Però noi non siamo mai riusciti ad arrivare lì con un passaggio pulito. Credo sia questa la chiave, perché poi gli spazi c’erano. Abbiamo tentato di pressare in avanti, a volte ci siamo riusciti. Nei gol loro la difesa era piazzata. Il problema è che quando ci sono 8 giocatori in area la marcatura deve essere stretta”. Fabian fa fatica da trequartista. “Non siamo riusciti a trovarlo. Nel secondo tempo ho messo Lozano lì e siamo arrivati con più facilità perché c’era meno pressione. E Lozano ha fatto male”. Sui tanti gol subiti: “La fase difensiva è un problema collettivo e di sacrifici. In questo momento bisogna sacrificarsi e lo stiamo facendo poco”. La Juventus è cresciuta in breve tempo. Ti ha sorpreso? “No. La Juve ha qualità e carattere, non mi sorprende. Riesce a dare sempre il 100% nelle grandi sfide. Noi possiamo competere, ma abbiamo perso un’occasione cominciando a giocare quando la partita era già persa. La prima ora di gioco ci lascia l’amaro in bocca”. Sei parecchio deluso? “E’ normale quando non si vince. Sarei stato deluso anche se avessimo pareggiato. Non cambia molto un punto in meno o in più per noi. Certo, la Juve ha due punti in più. Ma avrei fatto le stesse considerazioni. Ora dobbiamo lavorare e ritrovare la forma migliore”.
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