E’ stato un altro lungo weekend di sangue sulle strade italiane: sono almeno oltre 20 le vittime da venerdi’ a inizio serata domenicale, da nord a sud. E la stima e’ per difetto, perche’ il piu’ delle volte – come subito sottolinea all’AGI Giordano Biserni, presidente dell’Asaps, l’associazione amici della Polizia stradale, associazione di volontari che comprende anche operatori in servizio della Specialita’ di Polizia – i dati noti nell’immediato sono quelli forniti da Polstrada e carabinieri, mentre i dati degli incidenti mortali rilevati dalle varie Polizie Locali “faticano” ad entrare nel computo, ovvero bisogna aspettare uno-due giorni per cominciare ad avere un quadro piu’ o meno delineato del fine settimana trascorso. Gia’ la giornata di venerdi’ aveva segnato un numero di vittime significativo, cui si sono aggiunte quelle registrate ieri sulle strade italiane. E diverse di questi morti sono motociclisti, per i quali si parla di vera e propria strage, specie nei mesi estivi e in giornate caratterizzate dal bel tempo. E infatti nel precedente fine settimana che era segnato da pioggia insistente, specie nelle regioni settentrionali, il numero di vittime sulle due ruote era stato basso. La giornata festiva, la prima domenica di agosto, ha registrato, dati di Polizia e carabinieri, nove persone morte in incidenti stradali, tra automobilisti e motociclisti. A queste va aggiunta la vittima che era con un amico – questi e’ in gravissime condizioni – su uno scooter, incidente ad Azzano San Paolo, nel Bresciano, forse dovuto ad un tamponamento volontario da parte di un automobilista dopo una lite all’esterno di una discoteca. Sull’episodio sono ancora in corso le indagini degli investigatori della Polizia, l’automobilista, un 33enne, e’ stato intanto arrestato per omicidio stradale e omissione di soccorso perche’ dopo l’incidente si era allontanato presentandosi solo dopo tempo alla Polizia. Una vicenda questa che ha destato molto allarme nella zona, innescando anche interventi politici. Nel triste computo per regioni, la Puglia paga oggi un pesante tributo, con tre vittime. La scorsa notte a Bari, per cause ancora da accertare una moto con due persone e’ finita in terra, il conducente, un uomo di 33 anni che ha probabilmente perso il controllo, e’ morto sul colpo; ferito il passeggero. Nel Foggiano, una ragazza di 26 anni di Torremaggiore e’ morta in un incidente stradale avvenuto, ieri notte, sulla statale 16 nei pressi di Lesina: l’automobile su cui viaggiava con il fidanzato e’ uscita fuori strada. Per la ragazza non c’e’ stato nulla da fare, il fidanzato, anche lui di 26 anni, e’ stato ricoverato agli ospedali Riuniti di Foggia. Invece a Taranto Taranto, la notte scorsa nella frazione di Lama ha perso la vita un motociclista di 33 anni. L’incidente e’ avvenuto intorno alle 2. L’uomo ha perso il controllo della sua Honda Transalp ed e’ finito sull’asfalto, sbattendo la testa contro il guardrail e questo ne avrebbe causato la morte. Il decesso e’ avvenuto subito e l’equipaggio del 118, subito allertato, una volta giunto sul posto, non ha potuto fare altro che constatare la morte dell’uomo.
Facendo un’analisi piu’ generale dei dati sull’incidentalita’ stradale, il presidente dell’Asaps ne sottolinea la gravita’, “il numero di incidenti nei weekend ribadisce il segnale che purtroppo era evidente, c’e’ una incidentalita’ grave e ripetuta attraverso i comportamenti scorretti, come l’uso del cellulare alla guida o l’assunzione di alcol. E purtroppo non c’e’ risposta adeguata a minacce di questo tipo. Siamo molto preoccupati da questi numeri, e mancano quelli delle Polizie Locali…”. Biserni evidenzia che questa e’ una battaglia “che portiamo avanti da decenni, servirebbe che anche le Polizie Locali forniscano i dati il lunedi’ a un unico bacino di raccolta. se ne parla tanto e pero’ questo coordinamento almeno sui dati non viene fuori. La nostra associazione di volontari cerca di raccogliere dati, che spesso confutano quelli ufficiali”. Biserni parla di preoccupazione, espressa gia’ quando erano stati diffusi i dati relativi alle vittime di incidenti stradali nel primo semestre dell’anno, “e per nulla incoraggianti. Ci chiediamo come mai i dati non siano piu’ in calo come era negli anni scorsi, cosa sta accadendo? Avevamo visto un ripiegamento importante del numero di incidenti e vittime ma oggi c’e’ l’impennata. Dobbiamo porci qualche domani in proposito”. Il presidente dell’Asaps non manca di rilevare che, piu’ in generale, le norme esistenti sarebbero gia’ sufficienti se venissero applicate, ma – ecco l’atto di accusa di Biserni – accade che “ogni giorno si ricorre a strategie di vario genere perche’ le norme non vengano applicate o siano aggirate, a dispetto del lavoro prezioso svolto dalle forze di polizia. E alla fine accade che il conto da pagare sara’ limitato. Anche sull’omicidio stradale le cose stanno cambiando, le norme severe stanno diminuendo di portata, di efficacia. L’insieme delle sanzioni amministrative, i ricorsi e via dicendo rendono vano il lavoro degli operatori”. Biserni evidenzia anche il fatto che il maggior numero di vittime si ha tra i motociclisti, specie nelle giornate con condizioni meteo favorevoli. E, infine, quanto all’accaduto della scorsa notte nel Bresciano, dove – stando alle prime indagini – un automobilista avrebbe volontariamente tamponato uno scooter provocando la morte di un giovane e il gravissimo ferimento di un altro dopo una lite all’esterno di una discoteca, Biserni dice senza mezzi termini che “ormai la strada e’ un ring, un palcoscenico. Ci sono forme di aggressivita’ preoccupanti”.
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