Napoli. “Per la prima volta negli ultimi 20 anni la ASL Napoli 1 Centro vede l’affidamento degli incarichi per le strutture dipartimentali del Dipartimento di Prevenzione sulla base di procedure trasparenti e meritocratiche, e non a seguito di nomine dirette e traballanti. Un ulteriore passo avanti nel nostro impegno di restituire dignità a questa Azienda sanitaria nell’interesse dei cittadini”. Cosi’ Ciro Verdoliva, commissario straordinario dell’ASL Napoli 1 Centro. Il Dipartimento di Prevenzione e’ una macro struttura operativa dell’Azienda che garantisce la tutela della salute collettiva, perseguendo obiettivi di promozione della salute, prevenzione delle malattie acute e croniche e delle disabilita’. Ma anche migliorando la qualità della vita, attraverso il recepimento e l’attuazione degli indirizzi contenuti nel Piano sanitario regionale e nel Piano sanitario di prevenzione. “Trasparenza e meritocrazia sono le parole chiave che hanno ispirato il nostro lavoro – aggiunge Verdoliva – un lavoro che spazza via le cattive abitudini del passato. Tutti gli incarichi sono infatti stati assegnati nel rispetto del principio di rotazione al termine dei procedimenti di selezione avviati nel maggio 2019”. Una parte importante di un programma di affidamento incarichi che riguarda moltissime unita’ operative che da anni sono prive di vertice. Un impegno che la struttura commissariale ha scelto di perseguire sin da subito nella consapevolezza che l’acefalia delle strutture oltre a non conferire formali responsabilità ha esposto per anni e anni l’Azienda a cause di servizio per il riconoscimento di mansioni superiori. Sono venti gli incarichi di struttura dipartimentale afferenti al Dipartimento di Prevenzione oggi affidati: – per l’area medica: monitoraggio e controllo delle attività dipartimentali, controllo attività porti e ferrovie, formazione comunicazione e divulgazione della prevenzione, sorveglianza nutrizionale, prevenzione collettiva (una per ogni due Distretti Sanitari di base), medicina del lavoro (una per ogni due Distretti Sanitari di base); – per l’area veterinaria: sanità animale, veterinaria igiene alimentare (una per ogni cinque distretti sanitari di base), ristorazione collettiva, igiene degli allevamenti e delle produzioni zootecniche, epidemiologia veterinaria e registro dei tumori animali.
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