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Affittava case vacanze in Emilia Romagna, ma era una truffa: denunciato 26enne di Melito

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Grazie a un noto sito di annunci affittava via internet per il periodo estivo appartamenti e case indipendenti nelle più belle località balneari tra cui la riviera romagnola. Una volta ricevuta la caparra, generalmente di 200 euro, il locatario non dava più notizie di se sparendo nel nulla. In questo modo un truffatore partenopeo ha raggirato decine di cittadini da tutte le parti d’Italia monetizzando caparre di 200 euro l’una per svariate migliaia di euro come accertato dai carabinieri di Montecchio Emilia, che hanno condotto le indagini. Con l’accusa di truffa i carabinieri della stazione di Montecchio Emilia hanno denunciato alla Procura reggiana un 26enne pregiudicato di Melito di Napoli. Tra le vittima del raggiro anche una 55enne abitante a Montecchio Emilia. I carabinieri della locale Stazione, a cui la donna ha formalizzato la denuncia, sono riusciti a risalire all’inserzionista che è stato denunciato. La tecnica usata era sempre la stessa: un annuncio trappola con importi per affitti di case al mare nelle più belle località della riviera romagnola nel periodo estivo a prezzi convenienti: nel caso in specie 500 euro per i mesi di giugno, luglio e agosto in un’abitazione di Cervia. Ideale per le necessità della reggiana che si era fatta carico di condurre la ricerca della casa per conto del figlio e i suoi amici motivo per cui dopo la trattativa avviata telefonicamente la vittima versava la caparra ammontante a 200 euro. Versato il dovuto e non ricevendo più notizie la donna materializzato di essere rimasta vittima di una truffa, si rivolgeva ai carabinieri di Montecchio Emilia che grazie ad indagini telematiche sono risaliti all’odierno indagato scoprendo che la truffa alla malcapitata non era l’unica portata a compimento. L’analisi dell’estratto conto della carta prepagata del truffatore ha rivelato una serie innumerevole di versamenti di caparre che hanno portato la carta del truffatore ad avere un saldo di svariate migliaia di euro. Per i truffati, nel peggiore dei casi, l’amarezza di non aver potuto fare le ferie e la speranza, grazie alle risultanze investigative dei Carabinieri, di poter ottenere in sede processuale il giusto risarcimento. Per il truffatore napoletano invece la consapevolezza di vedere i carabinieri aver rivolto nei suoi confronti le dovute attenzioni investigative essendo intenzione dei militari ricostruire l’intero giro truffaldino del 26enne che si avvaleva della complicità di una donna, in corso di identificazione, che telefonicamente portava a compimento la trattativa sino al versamento della caparra dell’uomo che aveva curato l’inserzione-truffa.


Articolo pubblicato il giorno 17 Agosto 2019 - 08:41

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