“Mi risulta difficile commentare, è come parlare del sesso degli angeli…Si tratterebbe di una vicenda di 25 anni fa ed è impossibile ricordare”. L’agente di Gianfranco Zola, Fulvio Marrucco, commenta così all’Adnkronos, le parole di Fabrizio Maiello, ex giocatore, poi diventato malavitoso secondo cui l’ex fantasista di Napoli, Chelsea e della Nazionale italiana, stava per essere rapito nel 1994 ai tempi in cui giocava nel Parma. “Era il giocatore più rappresentativo della società -ha detto Maiello a gianlucadimarzio.com-. Ci era venuta questa idea: un rapimento lampo di 24/48 ore per richiedere il riscatto a Tanzi. Lo avremmo seguito con due macchine per speronarlo in strada e farlo salire sull’altra vettura. Lo stavamo seguendo quando si è fermato ad un distributore di benzina. Siamo scesi anche noi, volevamo aspettarlo. Gianfranco però ci è venuto incontro, sorrideva e ci ha chiesto se volessimo un autografo. In quel momento ho pensato: ‘Ma cosa sto facendo? Ma lasciamo stare’. Abbiamo scambiato due parole, gli ho detto che ero un tifoso del Napoli e gli ho chiesto un autografo”. “La firma sulla carta d’identità sembra essere quella di Gianfranco ma non possiamo ricordare. Zola ha fatto in quegli anni decine di migliaia di autografi, prima si usava così, ora si fanno i selfie”, conclude Marrucco.
Articolo pubblicato il giorno 2 Luglio 2019 - 18:55