Vacanze da favola e vita nel lusso con i soldi del clan dei Casalesi. Secondo la tesi accusatoria la sorella del boss Michele Zagaria detenuto al 41 bis, e le cognate, quattro donne, questa mattina sotto processo in Corte di Appello a Napoli, avrebbero ricevuto stipendi, di cui sapevano la provenienza illecita, che avrebbero consentito loro di condurre una vita agiata. Il Procuratore generale ha chiesto la conferma delle condanne per le donne del capoclan. Sei anni e 8 mesi alla sorella Beatrice Zagaria, detenuta, accusata di associazione di tipo camorristico. Chiesta la conferma della pena ricevuta con il primo grado di giudizio, a tre anni per Francesca Linetti e Tiziana Piccolo, rispettivamente mogli di Pasquale e Carmine Zagaria (fratelli del boss) accusate di ricettazione senza l’aggravante mafiosa. Tre anni per Paola Martino, moglie di Antonio Zagaria, lo stesso accusata di ricettazione senza l’art.7 aggravata camorristico. La sentenza è fissata per il 16 luglio
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