Grazzanise – «Gli equipaggi del 9° Stormo “F. Baracca” di Grazzanise hanno appena completato l’addestramento funzionale all’impiego dell’elicottero HH-212 nella campagna antincendi boschivi per l’estate 2019 nell’ambito del contributo che l’Aeronautica Militare fornisce alla Protezione Civile Nazionale con personale e assetti messi a disposizione per le attività di spegnimento degli incendi»: è quanto fa sapere, oggi 12 luglio, l’Ufficio Pubblica Informazione (UPI) del Reparto del Cavallino Rampante, da oltre sessant’anni attivo sulla base aerea militare dell’Arma Azzurra.
«Gli elicotteri HH-212 del 21° Gruppo Volo “Tiger” – prosegue la nota dell’UPI – possono intervenire rapidamente per domare gli incendi e sono equipaggiati con un dispositivo denominato “Bambi bucket” (benna) che è un contenitore sospeso all’elicottero tramite un cavo che, in caso di incendio, viene utilizzato per raccogliere acqua da fiumi, laghi o da apposite vasche di raccolta e che viene poi trasportata e rilasciata sul luogo del rogo. Tali aeromobili sono in grado di intervenire in particolari condizioni e in zone impervie e isolate con la capacità di caricare fino a 900 litri di acqua e l’impiego di equipaggi altamente addestrati proprio nelle attività di spegnimento incendi.
Gli interventi reali vengono effettuati, quando necessario, in collaborazione con i Vigili del Fuoco e coordinati dal Comando Operazioni Aeree di Poggio Renatico (FE) che opera a stretto contatto con il Centro Operativo Aereo Unificato (COAU) della Protezione Civile.
Benché la lotta agli incendi boschivi e il Soccorso Aereo (SAR) non siano le missioni primarie del 9° Stormo, il Reparto mantiene comunque la capacità operativa per essere in grado di intervenire sempre al servizio del Paese. L’antincendio è infatti proprio una delle capacità “dual use” che l’Aeronautica Militare quotidianamente pone al servizio della collettività, operando in questo caso in stretta sinergia e a supporto delle diverse agenzie e corpi dello Stato impegnati nei soccorsi a terra e in volo».
A fronte di questa disponibilità tecnica di così alta efficienza costantemente presente sul territorio grazzanisano e, peraltro, utilizzabile anche in zone geograficamente lontane, stride il profilo non proprio avanzato che purtroppo da anni caratterizza il Nucleo comunale di Protezione Civile costretto ad agire con pochi mezzi a disposizione dei volontari e negli angusti limiti dovuti a carenze di risorse finanziarie, di adeguata formazione degli operatori e di una pianificazione della quali pochi conoscono l’effettiva struttura funzionale ed organizzativa.
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