Rischia la sospensione o la cancellazione dall’ordine, un 30enne di Sarno aspirante avvocato. Nel dicembre 2015 avrebbe eseguito la prova scritta per il conseguimento dell’abilitazione all’esercizio della professione forense, copiando testi opera di altri. La commissione esaminatrice nella fase della correzione dell’elaborato, avrebbe scoperto illecito accreditato come proprio dal candidato segnalando il caso e quello di altre anomalie riscontrate in circa 50 testi presentati da altrettanti canditi all’autorità giudiziaria. Il reato contestato è punibile dall’articolo 1 della legge 475 del 1925, chiunque “utilizzi elaborati non propri in esami o concorsi, per il conferimento di lauree o di ogni altro grado o titolo scolastico o accademico, per l’abilitazione all’insegnamento ed all’esercizio di una professione, per il rilascio di diplomi o patenti, presenta, come propri, dissertazioni, studi, pubblicazioni, progetti tecnici e, in genere, lavori che siano opera di altri, è punito con la reclusione da tre mesi a un anno.”
foto: il Metropolitano
Articolo pubblicato il giorno 17 Luglio 2019 - 09:56