Sant’Antimo – Commercianti area mercato sul piede di guerra, “noi presi in giro e denigrati” come dei delinquenti. Dichiarazione di battaglia quella dei commercianti dell’area mercatale di Sant’Antimo verso il Comune. “Non è la prima volta che i vigili urbani prendono i nostri dati e lo inviano al comune che non ha mai fatto nulla”, dice la signora P.R. di Napoli. “Ci hanno derisi, addirittura le telecamere e un video pubblicato su Facebook quando noi paghiamo tutto. Siamo stati trattati come degli abusivi”, dice la signora T.R. di Aversa. “Anni fa,…” continua, “..e ricordo nel duemilaquattordici e duemiladiciassette, i vigili urbani di Sant’Antimo mutarono molti abusivi sequestrando merce e auto senza assicurazione. Presero i dati di ognuno di noi, la licenza, le assicurazioni , insomma tutto. Ci invitarono ad andare al comune dove consegnarono tutti i nostri documenti e, per chi non era in regola, invitarono a registrarsi per la tasse dopo i sequestri. È vero qualcuno non ha pagato i bollettini in tempo, ma posso assicurare che c’è crisi e siamo in difficoltà”. Un altro fascicolo commerciante afferma “..al comune, ricordo la ragioneria, avevano la lettera e i dati che i vigili gli avevano inviato tra cui i miei, ma lamentavo che il mercato doveva avere le strisce, i bagni… Ricordo che promisero di farlo ma mai è stato fatto niente…C’era pure un assessore, mi sembra un commercialista, che promise di risolvere il problema ma nulla. Eccoci qua”. Insomma, quella nei confronti dei commercianti sembra tanto un la attività di facciata per riscuotere somme per un servizio che il comune non ha mai dato. Ricordiamo che la massima Autorità di igiene pubblica è il Sindaco e chi deve provvedere alla realizzazione dei lavori è l’ufficio tecnico comunale e lo sportello unico attività produttive per il regolamento. Sembrerebbe che ci siamo una serie di note protocollate e trasmesse agli uffici competenti tra il 2013 e 2017 dal comando vigili urbani rimaste spesso inascoltate. Intanto alcuni commercianti e associazioni di categoria non ci stanno. A parte che sembrava che stessero catturando un latitante o effettuando un blitz per droga, è stata violata la nostra privacy ed è grave che a farlo siano persone in divisa che dovrebbero tutelare i cittadini. Addirittura sui social. Sembrerebbe essere stati inviato in esposto in prefettura, al garante privacy e in procura per le violazioni di cui ne risponderà chi di dovere. Sembrerebbe inoltre che alcuni commercianti, vicini ai poteri di palazzo, siano stati avvisati preventivamente per non farli trovare ai controlli. Particolare riferito da uno di essi con il beneficiario che se ne sarebbe anche vantato. Insomma, si la legalità, si il rispetto della legge ma non a discapito degli onesti lavoratori.
GDN
Articolo pubblicato il giorno 26 Luglio 2019 - 13:07