Consorzio nazionale per la gestione eco-sostenibile di tutti i Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (RAEE), delle pile e accumulatori esausti – segnala che nel corso del 2018 in Campania ha raccolto 6.614 tonnellate di RAEE domestici con un incremento del 25,6% rispetto all’anno precedente. I RAEE raccolti nella regione corrispondono a 1,1 kg pro capite. Il risultato complessivo di raccolta di RAEE in Campania spicca quale il più alto del Sud Italia, un dato che posiziona la regione come esempio virtuoso nella gestione dei rifiuti tecnologici del Sistema Remedia. Analizzando il dato di raccolta delle singole province, Napoli si classifica in cima alla lista con un totale di 2.383 tonnellate di RAEE gestiti. A seguire, Caserta con 1.862 tonnellate e la provincia di Salerno con 1.317 tonnellate. Chiudono la classifica Avellino con le sue 574 tonnellate e Benevento con 475 tonnellate. Dal punto di vista delle diverse tipologie di RAEE, in linea con i risultati nazionali, il raggruppamento maggiormente gestito risulta essere quello di TV e monitor (R3), corrispondente a 3.029 tonnellate. A seguire, troviamo il raggruppamento denominato freddo e clima (R1) e relativo a frigoriferi e congelatori, di cui sono state raccolte 2.339 tonnellate; poi i piccoli elettrodomestici (R4), corrispondenti a 849 tonnellate; a seguire i grandi elettrodomestici (R2), ovvero lavatrici, lavastoviglie, forni, piani cottura ecc., di cui sono state raccolte 394 tonnellate e infine le sorgenti luminose (R5), corrispondenti a 3 tonnellate. Il 2018 è risultato un anno positivo per Remedia anche a livello nazionale: il Consorzio ha ottenuto il record di 124.818 tonnellate di rifiuti tecnologici gestiti, (+36% rispetto al 2017 e +80% rispetto al 2016), raggiungendo per i RAEE domestici circa un terzo del totale gestito dai Sistemi Collettivi nazionali (tale quota era circa un quinto nel 2016). “Siamo soddisfatti di questo 2018 da record, che rispetto al 2016 ha registrato una crescita della raccolta di RAEE domestici in tutte le macro aree geografiche”.
Gustavo Gentile
Articolo pubblicato il giorno 11 Luglio 2019 - 09:18