L’immobile che ospita il commissariato di Vittoria, nel Ragusano, dal 1 luglio è sotto sequestro. A mettere i ‘sigilli’ alla palazzina sono stati gli uomini del Gico della Guardia di Finanza di Caltanissetta, coordinati dalla Procura della città siciliana, che da tempo indagavano sulla famiglia di imprenditori Luca, ritenuti vicini alle cosche. L’edificio, infatti, è uno dei tanti beni confiscati, per un totale di 63 milioni di euro, nell’ambito dell’operazione Camaleonte all’imprenditore Rocco Luca, finito in carcere assieme allo zio e al padre per concorso esterno in associazione mafiosa e riciclaggio di proventi illeciti per circa un miliardo di lire che, sin dagli anni ’90, sarebbero stati dati loro da ‘ripulire’ dalla famiglia dei Rinzivillo di Cosa Nostra. Per gli inquirenti, i contatti dei Luca con la criminalità organizzata sarebbero estesi anche alle famiglie mafiose catanesi dei Mazzei, i Carateddi ed i Santapaola.Rocco Luca è titolare con i suoi familiari del gruppo Lucauto di Gela, concessionaria molto noto nella Sicilia orientale per il suo parco-macchine di lusso. L’imprenditore dal 2012 era anche entrato in possesso del 50% della proprietà dello stesso stabile che ospitava il commissariato, dopo averlo acquistato a un’asta pubblica. La rimanente parte dell’edificio e’ di un commerciante di Vittoria. Il Viminale paga un affitto pari a 105.375 euro l’anno.
Articolo pubblicato il giorno 14 Luglio 2019 - 20:42