Bisognerà attendere 90 giorni per leggere nella motivazione della sentenza, emessa dal tribunale di Napoli Nord ad Aversa presidente Eleonora Pacchiarini, quali sono state le principali accuse, tra i vari episodi contestati, che hanno portato alla condanna a 7 anni per concorso esterno al clan dei Casalesi, l’architetto Domenico Carmine Nocera di Casapesenna residente a Caserta. E’ accusato dal collaboratore di giustizia Generoso Restina, e dal dichiarante G.L. di aver progetto ‘il nascondiglio-fortino’ di nuova generazione a Casapesenna in via Santagata per il boss Michele Zagaria e di aver predisposto i contratti di locazione delle abitazioni con incontri avvenuti presso il suo studio con esponenti dei Casalesi. Abitazioni usate come nascondigli in cui l’ex primula rossa della camorra casertana ha trascorso la latitanza prima dell’arresto avvenuto il 7 dicembre del 2011. Nocera, attualmente libero difeso dagli avvocati Claudio Botti e Alessandro Barbieri, in passato ha avuto incarichi in diversi comuni campani come Amalfi, Recale, Piedimonte Matese e anche laziali come Cisterna di Latina e nella stessa Capitale per alcuni lavori ristrutturazione in diverse scuole romane. Recentemente, inoltre, è stato coinvolto nell’inchiesta per la costruzione del parcheggio di via San Carlo a Caserta
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