Correva lโAnno di Grazia Duemiladiciannove โฆ. cosรฌ sono costretto a scrivere lโincipit di questo articolo, che รจ stato evocato dagli eventi di questi ultimi giorni. La notizia Bomba, che poi รจ una Bomba carta, perchรฉ destinata a fare โฆfetecchia – per dirla con Totรฒ – รจ questa. Sul problema del Progetto EAV cโรจ stato chi ha scritto al Papa. Proprio cosรฌ, una lettera al Papa รจ stato lโatto conclusivo di una tra le tante iniziative intraprese dai tanti rappresentanti dei Comitati sorti in avversione al Progetto EAV. Intorno allo slogan โNo Sottopassiโ , oppure intorno allo slogan โInterriamo i treni e non le persone!โ oppure ancora a quello, anomalo e improprio, a nostro giudizio, โSalviamo casa Borrelliโ. E proprio intorno a questโultimo tema – tirato in ballo nel cuore della vertenza EAV con una buona dose di cinismo, ma con pessimi risultati finora – si sono verificati gli estremismi verbali e โideologiciโ piรน forti e incardinate le posizioni piรน radicali e giacobine. Ecco perchรฉ una lettera alla Autoritร papale di richiesta di sua intrusione in problematiche di politica territoriale, o al massimo di politica dei trasporti regionali e locali, ha lasciato esterrefatti tutti. E, sopra tutti, coloro che laicamente vivono e nutrono il proprio privato sentimento religioso.
Cosa ci rimane da dire a questi giacobini delle invettive via WEB; a questi radicali piรน choc che scic?
Ebbene almeno questo: non si puรฒ trasformare ogni battaglia, nobile o plebea che sia, in guerra senza quartiere e senza regole se non si profila la vittoria totale, possibilmente senza prigionieri nel campo avversario!
Dโaltra parte a calmare i Comitati, o gli Ultras di essi, non sono bastati i miglioramenti trattati e concordati per il Progetto EAV. Non รจ bastata la soppressione di un sottopasso carrabile, quello di Via Fucci, a nostro avviso errata e troppo โgenerosaโ, perchรฉ fatta forse per tener buona lโala โestremistaโ dei Comitati.
Speriamo soltanto che questa scelta non sia un errore di cui pentirsi presto.
Infine, si sa che la Democrazia รจ legge di numeri, di maggioranze vittoriose e minoranze perdenti. Allora, perchรฉ mai una minoranza – di gran lunga minoranza rispetto alla Cittร di Pompei – deve imporre per forza la propria volontร soltanto perchรฉ vociante e turbolenta? La vicenda del traforo alpino per il TAV dovrebbe pure avere insegnato qualcosa. Anche a chi non vuole intendere la lezione della Democrazia. Ma sia chiaro per tutti che il Progetto EAV – che ha ricevuto tutti i pareri favorevoli necessari – non si farร soltanto in un caso: se il Consiglio Comunale di Pompei non troverร al proprio interno la maggioranza dei numeri dei votanti.
In ogni eventualitร contraria, saremmo alla anarchia istituzionale.
O veramente dobbiamo credere che il Papa puรฒ determinarne la sorte?
Sarebbe come fare un salto indietro di qualche secolo, ai tempi del Potere Temporale dei Papi, ai tempi del Papa RE.
Consigliamo quindi fortemente la lettura di qualche buon libro di Storia dโItalia a coloro che hanno inoltrato la lettera aperta al Papa.
Ma, conoscendo la attivitร finora messa in atto dalla galassia del Comitato โNo sottopassiโ non mettiamo limiti alla Provvidenzaโฆ รจ proprio questo il caso di dire cosรฌ! Prima che al Papa, numerose lettere aperte e petizioni sono state dirette al Sindaco di Pompei, al Prefetto di Napoli, al Procuratore della Repubblica e al Presidente del Tribunale di Torre Annunziata, al presidente dellโEAV e al Presidente della Regione Campania. Ah!! Avevamo dimenticato il Presidente della Repubblicaโฆ.Rimediamo.
Intanto per scelta precisa in questo articolo non abbiamo fatto nomi. Per non infierire sui singoli. Ma anche per non dare a essi occasione di pubblicitร gratuite.
Il Papa per ora sembra essere lโultimo e piรน alto gradino della escalation messa in atto per bloccare la attuazione del Progetto EAV.
Rimarrebbe lโONUโฆ.anzi, i caschi blu dellโONU. Non escludiamo perรฒ qualche ulteriore intervento sfascista in questa deriva infinita che caratterizza una vicenda che doveva essere trattata in tuttโaltro modo.
Dalla Amministrazione Comunale certamente, ma soprattutto da chi era contro lโiniziativa. Eโ ancora e sempre una questione di Democrazia. Semplicemente.
Federico L.I. Federico
Articolo pubblicato il giorno 28 Luglio 2019 - 16:12