Tre medici, ex specializzandi, vincono la loro causa contro la Presidenza del Consiglio dei Ministri, si vedono riconosciuto dalla Giustizia il diritto ad essere risarciti di 128mila euro, ma non vedranno mai quei soldi a causa di leggi ‘blindate’ di impignorabilità. A raccontare la storia, iniziata qualche anno fa, sono gli avvocati Carmen Posillipo e Vincenzo Della Morte, legali dei tre medici, ora tutti affermati e con un lavoro stabile. “Coloro che invitano continuamente i contribuenti a pagare, anche attraverso la cosiddetta ‘rottamazione’, – spiega Carmen Posillipo – abusano della propria posizione dominante rendendo illegittimo un diritto acquisito anche attraverso una sentenza passata in giudicato”. Tempo fa agli specializzandi in medicina non veniva riconosciuta la cosiddetta “borsa lavoro” e ai tre medici campani veniva corrisposta una somma molto inferiore rispetto a quella che gli sarebbe spettata durante il loro periodo di specializzazione, percependo pochi euro e alcuni neppure un centesimo. Successivamente pero’ e’ stato posto rimedio a questa ingiustizia e proposto agli ex specializzandi una transazione che i tre medici hanno rifiutato in quanto, a loro parere, ingiusta. Non vedendosi riconosciuta la somma che ritenevano gli spettasse hanno quindi intentato e vinto una causa. “Si è dovuto ricorrere alla Giustizia – dice ancora l’avvocato Posillipo – ma quei soldi finora non ci sono stati mai pagati malgrado la sentenza a favore del Tribunale competente, che e’ quello di Roma. Rivolgo un appello al ministro Salvini e al premier Conte: i medici rappresentano lo Stato, curano la salute degli italiani, ed é giusto venga riconosciuto loro quanto un Tribunale ha stabilito con una sentenza non più appellabile”. Nel corso del procedimento, inoltre, al danno si é aggiunta pure la beffa: “Per non avere pagato interamente la registrazione della sentenza che per legge e’ a carico della parte soccombente – spiega Posillipo – i tre hanno tutti ricevuto una cartella esattoriale. Noi, per adire alla Giustizia, siamo stati messi in mora e abbiamo dovuto adempiere immediatamente. Loro, invece, malgrado abbiano perso la causa, si blindano e non pagano. Questo non è uno stato di ‘Diritto'”, conclude l’avvocato Posillipo.
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