Napoli. L’ospedale del mare al centro di polemiche e di una battaglia sindacale che, appena agli inizi, già si annuncia ricca di colpi di scena, per l’organizzazione degli operatori con gli spostamenti di alcuni dipendenti “penalizzati” e altri “premiati” anche se senza esperienza nel campo organizzativo di un un’importante reparto dell’ospedale quale il pronto soccorso. Per questo motivo il segretario regionale della Uil Funzione Pubblica, Vincenzo Rescigno insieme con il coordinatore Piscopo e il responsabile Gau, Piscopo hanno chiesto con una lunga nota di revocare i provvedimenti.
“Nella premessa indispensabile -scrivono-che tutti gli operatori del settore riconoscono nell’Ospedale del Mare una importante realtà che deve essere valorizzata ed ampliata, in quanto rappresenta una grande opportunità per l’assistenza su tutto il territorio di Napoli, della Provincia e della stessa Regione Campania, la scrivente Uil Fpl si vede costretta ad evidenziare una conduzione organizzativa della Direzione Sanitaria di presidio che suscita perplessità e notevole disagio in tutti i dipendenti afferenti a tale struttura. Nei fatti, ci si trova ad assistere a singolari scelte organizzative, tra le quali spostamenti effettuati, soprattutto negli ultimi tempi, senza alcun criterio trasparente nella scelta del personale da trasferire e senza una chiara motivazione organizzativa a sostegno di tali trasferimenti”. E per chiarire quale è dal loro punto di vista la violazione sindacale specificano: “Tutto questo, dal nostro punto di vista, rappresenta anche una chiara violazione della normativa contrattuale e legislativa vigente, nella quale, non solo non si riesce ad intravedere la benché minima logica funzionale, ma che appare anche in contrasto con i Suoi sforzi di rilanciare la stessa immagine della Asl Na I Centro, valorizzando e motivando il personale dipendente. Un esempio lampante di quanto sta accadendo si può riscontrare nelle disposizioni di servizio (allegate alla presente nota), con le quali:
1) Si trasferisce la dipendente M.I.C., di Cat. D livello Super e Coordinatrice ante anno 2001, dal Reparto di Medicina d’Urgenza (MECAU) alla U.O.C. di Radiologia, senza nessuna motivazione, se non con un generico riferimento ad una presunta ” … razionale organizzazione e ricollocazione delle risorse umane, in relazione ad intervenute esigenze organizzative e funzionali … “, e quindi, per quanto a nostra conoscenza, in un settore nel quale non è neanche prevista una figura di coordinamento infermieristico ;
2) Nel contempo, avendo con la disposizione di cui al punto precedente “creato” un vuoto di coordinamento (in un reparto di urgenza!!!), il Dott. Russo decide, nonostante che note precedenti della Direzione Centrale avessero ben chiarito la Sua non legittimità ad agire in tal senso, di indire una sorta di selezione interna, in relazione anche alla stessa MECAU, per dei “mattinieri organizzativi”, si badi bene: ” … nelle more di indizione di concorso per il profilo di coordinamento … “;
3) Non soddisfatto di questa Sua già brillante soluzione, Il Dott. Russo fa incaricare, temporaneamente e in attesa della citata selezione, una “mattiniera organizzativa” al MECAU, laddove egli stesso aveva provocato la carenza di incarico di coordinamento, sottraendola al Pronto Soccorso (non stiamo scherzando) e provocando le giuste rimostranze del Direttore di tale struttura, il quale lamenta ( al momento, inascoltato) notevoli ripercussioni sull’andamento del reparto, a cominciare dal piano di ferie estive e dal timore di garanzia per gli stessi livelli di assistenza. Quindi, tanto premesso e scusandoci per il difficile tentativo di semplificazione, il Direttore Russo prima crea un vuoto di coordinamento nel MECAU, poi bandisce una selezione di pseudo coordinamento, successivamente toglie una unità infermieristica dal Pronto Soccorso per colmare il vuoto di coordinamento che egli stesso aveva creato al MECAU ed infine, per immediata e logica conseguenza, determina un grave problema organizzativo allo stesso Pronto Soccorso.
Domanda. Ma non sarebbe stato più semplice chiedere al Direttore del Servizio Radiologia di individuare una figura interna per eventuali funzioni di collaborazione, senza mettere in piedi un valzer di spostamenti e di procedure -a nostro giudizio-illegittime e portatrici di gravi ripercussioni organizzative?
Ma forse questa semplice logica non corrisponde ad altre logiche che, al momento, non è dato di conoscere!”.
E per questo concludono e chiedono: “In ogni caso, attesa e ribadita la illegittimità di tali comportamenti, la scrivente Segreteria si trova costretta a chiedere direttamente alla Sua persona: a) La revoca delle disposizioni di servizio;
b) La corresponsione della relativa indennità di funzione a tutti i “mattinieri organizzativi”, atteso il fatto che lo stesso Dott. Russo li prevede esplicitamente ” … nelle more di indizione di concorso per il profilo di coordinamento … ” e che, pertanto, non sembra esserci alcun dubbio sul reale incarico di fatto ricoperto da tali operatori; c)La revoca di tutti gli ultimi ordini di servizio di trasferimento interni adottati d’ufficio senza richiesta del dipendente e, quindi, senza la necessaria trasparenza sui criteri di individuazione del personale da spostare. Infine, ma non per ordine di imporanza, la Uil Fpl ritiene indispensabile, alla luce di quanto sopra riportato, solo quale simbolo indicatore di ben altra e confusa situazione organizzativa e di carenze organizzativo-assistenziali sulle quali contiamo di confrontarci quanto prima possibile in un apposito incontro, un deciso ed immediato “cambio di passo” nella conduzione dell’Ospedale del Mare che -a giudizio della scrivente-appare urgente e non più rinviabile”. Sulla questione è intervenuta anche Identità meridionale con il Presidente dott. Antonio Parente che ha richiesto ad horas delucidazioni alla 5 commissione sanità regionale, al commissario straordinario Asl na 1 Ing. Verdoliva e al governatore De Luca.
(ha collaborato Carlo Landolfi)
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