Napoli. Una banda di ‘topi di appartamento’ composta da nove italiani, un romeno e un georgiano, accusata di numerosi furti in abitazione commessi tra il 2015 e il 2016, è stata sgominata dai Carabinieri al termine di indagini coordinate dalla Procura di Napoli. A tutti il gip contesta l’associazione per delinquere finalizzata alla commissione di furti aggravati: disposto il carcere per quattro, i domiciliari per altrettanti e l’obbligo di presentazione per i restanti tre. Le indagini dei militari di Napoli-Chiaia, scattate dopo il colpo messo a segno in una società di ormeggi napoletana la notte tra il 7 e l’8 dicembre 2015 che fruttò 250.000 euro (denaro destinato alle buste paga dei dipendenti), inizialmente si sono concentrate su un dipendente infedele hanno costituito il punto di partenza, come ampiamente confermato dal gip nell’ordinanza, per delineare la presenza di un’associazione a delinquere di soggetti dediti alla commissione di furti in abitazione.
Il loro metodo era questo: prima facevano il sopralluogo e, se alla prima e alla seconda bussata non rispondeva nessuno, si organizzavano per entrare la notte stessa o il giorno seguente. Alla banda vengono contestati 10 furti in abitazione, consumati o tentati, a Napoli, San Sebastiano al Vesuvio, Ercolano, Boscotrecase e Casoria.
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