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Napoli, la Corte d’Appello dissequestra le aree ‘Sin’ di Bagnoli

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Napoli. La Corte d’Appello di Napoli ha dissequestrato le aree del Sin ex Italsider di Bagnoli. Ne da’ notizia il Ministero per il Sud. “Questo significa – afferma il ministro Barbara Lezzi – che i lavori per le bonifiche ora possono partire a pieno regime, per realizzare il piano complessivo di rigenerazione e riqualificazione di Bagnoli. Questa e’ una grande notizia. Ora continuiamo ad andare avanti, a testa bassa”. La richiesta di dissequestro dell’area Sin di Bagnoli era stata presentata dal Ministero del Mezzogiorno per poter effettuare le bonifiche e partire con il piano di rigenerazione urbano dell’area. “La Corte d’Appello – spiega il ministro Barbara Lezzi – ha disposto la restituzione delle aree ad Invitalia, ritenendo che le esigenze cautelari che avevano portato al sequestro siano venute meno. Si tratta di un fatto di estrema importanza che fa seguito alla recente presentazione della gara bandita, sempre da Invitalia, per la bonifica dell’amianto nell’ex area Eternit, situata all’interno del Sin. Qualcuno, molti, dicevano che sull’ex area Italsider stessi esitando, che stavo allungando i tempi per non affrontare una sfida troppo grande e difficile come la bonifica di Bagnoli, che aveva visto 25 anni di fallimenti. I fatti dimostrano l’esatto contrario: io e tutti i soggetti che stanno lavorando con grande dedizione per Bagnoli ci abbiamo messo la faccia e vogliamo fare, il piu’ rapidamente possibile, tutto quello che e’ necessario per restituire l’area ai bagnolesi e alla citta’ di NAPOLI”. Le aree erano state sequestrate nel corso dell’inchiesta sulla prima bonifica dell’area. Dopo la sentenza di primo grado i suoli erano rimasti sotto sequestro in attesa della sentenza definitiva ma oggi la Corte d’appello ha accolto la richiesta del ministro Lezzi, che presiede anche la cabina di regia sulla riqualificazione di Bagnoli, dissequestrando l’area


Articolo pubblicato il giorno 13 Luglio 2019 - 20:23

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