“Il giudice ha rinviato ad ottobre la sentenza sulla richiesta di risarcimento del boss pentito Giuseppe Misso nei confronti della giornalista Giuliana Covella per un articolo apparso su “il Mattino” e per quanto scritto nel libro “Rapido 904, la strage dimenticata”. L’ex padrino, prima condannato e poi assolto in quel processo, ha chiesto di parlare in aula e si è dichiarato “vittima tra le vittime”, un’offesa alle 17 persone che sono morte su quel treno il 23 dicembre del 1984 e che non hanno mai ottenuto pienamente giustizia. Misso chiede un maxi-risarcimento di 100mila euro alla collega che ha solo riportato quanto affermato in sentenze e atti processuali pubblici. A nostro avviso si tratta dell’ennesima lite temeraria nei confronti di una cronista che ha fatto semplicemente il suo lavoro. A ottobre saremo con Giuliana e con l’avvocato Vincenzo Arino in aula per testimoniare la nostra vicinanza alla giornalista del Mattino e a tutti i colleghi minacciati”. È quanto affermano in una nota la Federazione nazionale della Stampa italiana e il Sindacato unitario giornalisti della Campania.
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