Napoli. Nel marzo scorso il Tribunale ecclesiastico dell’arcidiocesi di Milano lo aveva assolto in primo grado dall’accusa di aver commesso abusi su un minorenne a Napoli nel 1989. Ora, scaduto il termine per presentare appello, quella sentenza di primo grado è passata in giudicato: la Curia di Napoli pertanto fa sapere che per don Silverio Mura è stata revocata la misura cautelare di sospensione dall’esercizio pubblico del ministero sacerdotale, disposta nel maggio 2018 dal cardinale Crescenzio Sepe, arcivescovo del capoluogo campano. Nella nota della Curia si evidenzia che la Congregazione per la Dottrina della Fede, titolata a ricorrere contro la sentenza di primo grado, non ha avanzato alcuna richiesta in merito. La stessa Congregazione aveva promosso il processo ecclesiastico penale, dopo i ripetuti appelli pubblici promossi da Diego E., una delle presunte vittime degli abusi, che aveva chiesto l’intervento del Papa. Le accuse erano prescritte anche sul piano canonico, ma nella vicenda c’è stata una deroga che ha portato a celebrare ugualmente il processo penale concluso con l’assoluzione di don Mura. “Premesso che l’umana sofferenza va sempre rispettata e compresa, ovunque si possa rinvenire, e che la vicenda giudiziaria in oggetto è stata per tanti motivo di dolore, l’Arcidiocesi di Napoli comunica che il percorso della giustizia ecclesiastica e’ giunto alla sua conclusione, che accogliamo in spirito di fede e di obbedienza”, si legge nella nota della Curia partenopea.
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