Bisogna dichiarare fin da subito lo stato di emergenza rifiuti per la Campania e non aspettare di ritrovarci, come purtroppo accadrà tra poco più di un mese, con lo stop annunciato da due anni dell’inceneritore di Acerra, di avere a che fare con tonnellate di spazzatura che invaderanno strade e piazze di tutta la Campania e un allarme igienico sanitario come ai tempi della grande crisi. Per il bene dei cittadini della Campania, il governatore De Luca e il suo vice e assessore all’Ambiente Bonavitacola dicano una volta per tutte come stanno le cose e ammettano che la loro strategia è fallita. Non sono mai partiti né il piano né la legge sui rifiuti, licenziati nel 2016, ben tre anni fa. Né è stata adottata alcuna strategia per la diminuzione a monte dei rifiuti. Di impianti compost non se n’è più parlato, mentre i Comuni attendono ancora le compostiere di comunità. Così come c’era da aspettarselo che nessun sindaco con un briciolo di buonsenso accogliesse il patetico appello di De Luca di individuare siti di stoccaggio, dando vita a una nuova stagione di ecoballe. Soprattutto dopo che è ufficialmente fallita l’operazione di smaltimento delle 5 milioni di tonnellate delle restanti ecoballe, per smaltire le quali, agli attuali ritmi, ci vorranno altri 45 anni”. Così la capogruppo regionale del Movimento 5 Stelle Maria Muscarà.
“Tenuto conto che per De Luca la sua campagna elettorale conta più della salute dei cittadini della Campania – prosegue Muscarà – facciamo appello al presidente Conte e al ministro Costa affinché mettano subito in campo misure emergenziali, bypassando un’amministrazione che, per la sua negligenza, ha ridotto ancora una volta la nostra regione a pattumiera di Europa”.
Articolo pubblicato il giorno 15 Luglio 2019 - 14:11