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Legami con la camorra, confiscati beni per 300 milioni a Passarelli l’immobiliarista dei clan

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Legami con i clan napoletani: dopo la condanna per l’imprenditore immobiliare arriva la confisca del patrimonio milionario. I finanzieri del Comando Provinciale di Bologna e del Comando Provinciale di Napoli, hanno sconfiscato ad Antonio Passarelli, 63 anni, un ingente patrimonio del valore di circa 300 milioni di euro, eseguendo un provvedimento dellโ€™Autoritร  Giudiziaria napoletana. Il 63enne โ€œimprenditoreโ€ operante nel settore immobiliare, originario di Melito di Napoli, era stato arrestato due anni fa e condannato nellโ€™ambito della nota operazione โ€œOmphalosโ€ per esercizio abusivo del credito ed intestazione fittizia di quote societarie e di beni, questโ€™ultimo con lโ€™aggravante del โ€œmetodo mafiosoโ€ per aver agevolato vari clan camorristici dai Mallardo, ai Di Lauro, passando per gli Scissionisti, il clan Puca, Aversano, Verde e Perfetto.
Il provvedimento eseguito oggi costituisce un primo epilogo delle complesse indagini di polizia giudiziaria e di polizia economico-finanziaria condotte in stretta collaborazione dalle Fiamme Gialle felsinee e campane, in particolare dagli specialisti del G.I.C.O. (Gruppo Investigazione Criminalitร  Organizzata) dei Nuclei di Polizia Economico-Finanziaria di Bologna e Napoli, sotto il coordinamento della Procura Distrettuale Antimafia partenopea, che avevano portato, nel mese di luglio del 2017, allโ€™arresto di 17 persone ed al sequestro di beni del valore complessivo di 700 milioni di euro.
Le attivitร  investigative (sviluppate tramite intercettazioni telefoniche e ambientali, pedinamenti e attivitร  di osservazione e appostamenti), le approfondite e sofisticate ricostruzioni dei flussi bancari e analisi societarie nonchรฉ le dichiarazioni di diversi collaboratori di giustizia hanno consentito di ricostruire l’operativitร  di un articolato gruppo criminale legato a diversi clan camorristici (clan Mallardo, clan Di Lauro, clan degli Scissionisti, clan Puca, clan Aversano, clan Verde e clan Perfetto).
Lโ€™organizzazione, operante in diverse regioni italiane – Emilia Romagna, Lazio, Abruzzo, Umbria, Sardegna, Lombardia โ€“ ma con base prevalente in Campania era risultata attiva in diversi settori illeciti, quali le truffe alle assicurazioni, lโ€™esercizio abusivo del credito, gli investimenti immobiliari e lโ€™intestazione fittizia di beni, effettuando in questo modo unโ€™attivitร  di reimpiego sistematico di enormi somme di denaro di provenienza illecita.
Dalle indagini era poi emerso come il gruppo camorristico fosse riuscito ad operare indisturbato anche grazie allo stabile e determinante appoggio di insospettabili colletti banchi: funzionari di banca e commercialisti infedeli i cui apporti si erano rivelati cruciali per la vita e lโ€™espansione della compagine criminale.
La confisca eseguita ha interessato lโ€™intero patrimonio immobiliare e monetario illecitamente accumulato dallโ€™imputato, costituito da un ingente numero di fabbricati dislocati in 7 province (Bologna, Ravenna, Napoli, Caserta, Benevento, Latina e Sassari). Confiscati ben 628 tra fabbricati e terreni, 16 autovetture, anche di lusso, rapporti bancari e partecipazioni societarie, il cui valore รจ risultato nettamente sproporzionato rispetto ai redditi ufficialmente dichiarati da Passarelli e dal suo nucleo familiare.


Articolo pubblicato il giorno 12 Luglio 2019 - 10:15


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