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L’Arpac fa il punto sulla balneabilità in Campania dopo i prelievi di luglio

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Divieti nella provincia di Napoli: Comune di Pozzuoli, cioè “Area Industriale”, “Stabilimento Balneare” e “La Pietra”. Provincia di Salerno: persistono invece criticità relative ai tratti “Marina di Vietri Secondo Tratto” (Vietri sul mare), “Sud Picentino” (Pontecagnano Faiano), “Est fiume Irno” (Salerno). Provincia di Caserta: prelievi supplementari per le acque ancora in divieto temporaneo di balneazione sul Litorale di Mondragone.

Napoli. Arpa Campania ha concluso i controlli routinari del mese di luglio, svolti in tutti i 328 punti rappresentativi di altrettante acque di balneazione monitorate dall’Agenzia. In aggiunta a questi, nel corso del mese sono stati finora svolti 81 prelievi di altro tipo, identificati sul Portale della balneazione dell’Agenzia con le sigle S (supplementari), PS (di studio), DEL (di delimitazione) ed EME (emergenziali).
Da un’analisi dei dati di luglio, diffusi in tempo reale anche sul Portale acque del ministero della Salute e attraverso l’app “Arpac Balneazione” per dispositivi mobili, emergono nuove criticità in provincia di Napoli, di cui alcune rientrate in seguito ai successivi controlli. Sono rientrati nei limiti di legge il tratto “Via Partenope” nel comune di Napoli, “Marina di Vita Fumo” a Monte di Procida, “Punta Montalto” a Massa Lubrense ed “Ex Bagno Rex” a Portici, per i quali, negli ultimi campionamenti effettuati, sono stati registrati esiti favorevoli per i parametri batteriologici determinanti la balneabilità.
Restano invece in divieto di balneazione tre acque del comune di Pozzuoli, cioè “Area Industriale”, “Stabilimento Balneare” e “La Pietra”. In queste tre aree sono in corso oggi (25 luglio) ulteriori prelievi: i risultati verranno diffusi nei prossimi giorni.
In provincia di Salerno, nel corso del mese di luglio, si sono registrati valori eccedenti i limiti normativi nell’acqua di balneazione denominata “Ripe Rosse” (nel comune di Montecorice), rientrati con il successivo prelievo effettuato nello stesso punto e in punti a distanza crescenti da esso. Inoltre, in riscontro a segnalazioni di presenza di sostanze apparentemente schiumose, melmose di colore marrone, nei tratti di mare prossimi al Vallone Arena (Montecorice) e alla spiaggia di Acciaroli (Pollica), sono state effettuate ispezioni ad hoc che non hanno evidenziato alcuna anomalia e hanno dato esiti favorevoli alle determinazioni analitiche per la ricerca dei parametri microbiologici. Sono rientrati nella norma anche i valori oltre il limite di legge registrati per l’acqua denominata “Testene” nel comune di Agropoli.
A Salerno e provincia persistono invece criticità relative ai tratti “Marina di Vietri Secondo Tratto” (Vietri sul mare), “Sud Picentino” (Pontecagnano Faiano), “Est fiume Irno” (Salerno): si tratta di aree che risentono dell’influenza rispettivamente della foce dei fiumi Bonea, Picentino e Irno. Un superamento dei valori limite di legge per Enterococchi intestinali (indicatore di contaminazione fecale) si è registrato inoltre nel comune di Capaccio (tratto “Licinella”). Per questo tratto sono in corso indagini per comprendere le cause della contaminazione, probabilmente identificabile nella presenza della foce del corso d’acqua denominato Torre o in problematiche connesse all’impianto di sollevamento fognario “Torre di Mare”.
Nel Casertano, la cui costa è oggetto di particolare attenzione pubblica per episodi di alterazione dell’aspetto del mare, in termini di colorazione e presenza di schiume, Arpac non ha registrato superamenti dei valori soglia degli analiti determinanti la balneabilità, nei campionamenti effettuati di routine sull’intero litorale, confermando l’origine naturale dei fenomeni osservati.
«I controlli routinari programmati per il mese di luglio sono dunque conclusi, per riprendere ad agosto», commenta il dirigente della UO Mare Arpac, Lucio De Maio, «ma prosegue l’attività di monitoraggio delle acque di balneazione, anche in questi giorni. Sono già in corso i prelievi supplementari per le acque ancora in divieto temporaneo di balneazione, insieme alle indagini conoscitive per individuare le cause della contaminazione riscontrata in questi tratti di costa. In caso di ulteriori criticità che dovessero emergere nelle prossime settimane, saranno effettuati tutti i rilievi e le ispezioni del caso per assicurare ai cittadini la salubrità del nostro mare».


Articolo pubblicato il giorno 31 Luglio 2019 - 11:56

La Redazione

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