Rispettare gli accordi e ritirare la procedura di licenziamento collettivo per i 350 lavoratori dello stabilimento di Marcianise della multinazionale americana Jabil, che oggi conta 707 dipendenti. E’ la richiesta ribadita dai sindacati all’incontro tenuto presso l’unione industriali di Caserta. Un avvio formale del confronto – riferiscono in una nota congiunta Michele Paliani, Fabio Palmieri e Mauro Masci, per Fim, Fiom e Uilm nazionali – seguito dalle lavoratrici e dai lavoratori dello stabilimento campano, che per tutto l’incontro hanno presidiato la sede di via Roma. “Oggi – spiegano i sindacalisti – abbiamo rafforzato e precisato le considerazioni fatte la scorsa settimana al ministero dello Sviluppo economico. Per quanto ci riguarda l’atto unilaterale della Jabil e’ molto grave. Per dare l’avvio ad un confronto costruttivo devono essere ripristinate alcune condizioni: solo togliendo il ricatto del conto alla rovescia, sara’ possibile avviare una trattativa utile a individuare una soluzione condivisa. La credibilita’ del tavolo e’ una condizione necessaria per lavorare serenamente.” “Le lavoratrici e i lavoratori della Jabil hanno gia’ fatto tanti sacrifici, la loro dignita’ non puo’ essere messa in discussione da atteggiamenti gravi e intimidatori. E’ necessario trovare una soluzione alternativa ai licenziamenti che salvaguardi l’occupazione dello stabilimento ma anche la tenuta di un intero territorio in sofferenza. Le organizzazioni sindacali – conclude la nota – si attiveranno, con tutte le iniziative necessarie, per continuare il confronto in sede ministeriale alla presenza del Ministro”.
Articolo pubblicato il giorno 1 Luglio 2019 - 19:42