I carabinieri del Noe di Salerno, nel corso delle attività finalizzate al contrasto dei reati ambientali hanno individuato a Bracigliano e sottoposto a sequestro un’area agricola estesa su 5mila metri quadrati, su cui erano stoccate illecitamente circa 980 tonnellate di rifiuti speciali non pericolosi costituiti da terre e rocce, miscugli o scorie di cemento e mattoni e ceramiche. Denunciato il titolare del fondo che dovrà rispondere del reato di attività di gestione di rifiuti non autorizzata.Nell’area del Cilento è stata individuata una cava in cui risultava operante un impianto di estrazione, selezione e frantumazione inerti in assenza di autorizzazione alle emissioni in atmosfera, e un centro di raccolta comunale di rifiuti in cui i reflui industriali costituiti dalle acque meteoriche di dilavamento e percolazione dei piazzali venivano immessi nell’impianto di depurazione in assenza di autorizzazione. Inoltre, nell’Alta Valle del Sele, nel territorio Irpino, in provincia di Avellino, sono stati eseguiti controlli presso un impianto di stoccaggio e trattamento rifiuti speciali pericolosi e non, ingombranti, rifiuti prodotti dal trattamento meccanico, nonché plastica e gomma. Le ispezioni hanno consentito di accertare, a carico del titolare dell’impresa e del direttore tecnico, violazioni alle norme. Condotti mirati accertamenti anche nell’area del polo conciario di Solofra (Avellino), dove è stato individuato un impianto adibito alla lavorazione delle pelli che effettuava, in assenza di autorizzazione, lo scarico nella rete fognaria dei reflui industriali derivanti dalle acque di spruzzo del ciclo di lavorazione del pellame e dalle acque di dilavamento del piazzale. Anche in questo caso è stato denunciato il titolare dell’impresa.
Articolo pubblicato il giorno 5 Luglio 2019 - 11:12