Al Giffoni Film Festival, quest’anno, viene premiato anche il “film più tenace”, con lo Special Award Consorzio Gragnano Città della pasta. La scelta è caduta su “Romy’s Salon” (sezione Elements +10 del Giffoni2019). A consegnare il premio, Aurora Casillo, presidente del Consorzio, a ritirarlo la regista Mischa Kamp: “Per la capacità della protagonista di non arrendersi di fronte agli imprevisti, per la sensibilità nell’adattarsi alle problematiche della convivenza quotidiana, per la tenacia nel mettere l’amore al di sopra di ogni difficoltà”, spiega Casillo.
Sinossi: La madre di Romy è sempre al lavoro. Perciò Romy, tutti i giorni, dopo la scuola, sta con la nonna. Potrebbe sembrare divertente, ma poiché nonna Stine è impegnata a lavorare nel suo salone di bellezza ed è molto severa, non c’è molto da divertirsi. Tutto cambia però, quando Romy scopre un lato totalmente diverso del carattere della nonna.
MISCHA KAMP. Mischa (Rotterdam, Paesi Bassi, 7 Agosto 1970) si laurea in sceneggiatura e regia alla Dutch Film and Television Academy di Amsterdam. Dalla metà degli anni ’90 ha scritto e diretto vari corti e serie, fiction, nonfiction, live action e film di animazione. Nel 2005 ha diretto il suo primo lungometraggio, “Winky’s Horse” (film per bambini), proiettato alla Berlinale. Nel 2007 ne ha diretto il sequel, “Where is Winky’s Horse”, che è stato un altro grande successo. Con “Boys”, del 2014, una storia di formazione, Mischa ha vinto diversi premi internazionali. Nel 2017 è uscito il film “Miss Sing Song”.
“Questa è una storia semplice, ma meravigliosamente familiare e universale per grandi e piccini. Attraverso gli occhi di una bambina coraggiosa – dice la regista – assistiamo all’incredibile impatto che l’Alzheimer di sua nonna ha sull’intera famiglia. Alla fine, Romy scopre che nulla rimane sempre uguale. Ma a causa della nuova situazione con l’Alzheimer della nonna, i genitori di Romy si parlano di nuovo e i personaggi imparano a comprendersi meglio. E questo a Romy sembra una vittoria: i suoi genitori, alla fine del film, le prestano più attenzione. E conosce davvero sua nonna, con cui condivide molti momenti allegri e speciali”.
Consorzio di Tutela della Pasta di Gragnano IGP
Il Consorzio di Tutela della Pasta di Gragnano IGP nasce nel 2003 dall’unione delle aziende storiche produttrici di Pasta di Gragnano. L’azione congiunta dei soci ha portato nel 2013 all’ottenimento dell’Indicazione Geografica Protetta, primo riconoscimento comunitario di qualità assegnato alla pasta in Italia e in Europa. La sua mission è oggi la tutela e lo sviluppo del prodotto Pasta di Gragnano IGP in Italia e nel Mondo, come ambasciatore del Made in Italy e di uno stile di vita sostenibile, sano e naturale. L’IGP vincola ulteriormente la Pasta di Gragnano al suo territorio, dove solo il peculiare microclima di questo altopiano, collocato tra il mare e i Monti Lattari, e l’acqua pura e sorgiva che da qui sgorga creano un prodotto unico quando si uniscono alla semola di grano duro. Elementi che i Gragnanesi sfruttano per la produzione di pasta fin dall’antichità, creando nel XVI secolo i primi pastifici a conduzione familiare e ottenendo nel 1845 da Ferdinando II di Borbone l’alto privilegio di fornire la corte di tutte le paste lunghe, atto che sancisce formalmente la nascita della Città della Pasta.
Attualmente il Consorzio riunisce 14 aziende produttrici: Pastificio Garofalo, Pastificio Liguori, Pastificio Antonio Massa, Pasta d’Aragona, Pastificio D’Aniello, il Re della Pasta, Premiato Pastificio Afeltra, Il Mulino di Gragnano, La Fabbrica della Pasta, Antiche Tradizioni di Gragnano, Pastificio Di Martino, Pastificio dei Campi, Cooperativa Pastai Gragnanesi, L’Oro di Gragnano.
Articolo pubblicato il giorno 28 Luglio 2019 - 17:52