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Fisco: il 31 luglio scade la prima rata della rottamazione, cosa rischia chi tarda

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Mercoledi’ 31 luglio e’ una di quelle date da cerchiare in rosso sul calendario, almeno per i contribuenti (sono circa 1,2 milioni) che hanno aderito alla ‘rottamazione ter’ delle cartelle. Scade infatti il termine per il pagamento della prima rata e chi salta resta estromesso dalla definizione agevolata che consente di pagare il debito residuo senza sanzioni e interessi di mora. Ci sono cinque giorni di tolleranza, previsti per legge, superati i quali diviene inefficace la definizione agevolata e questo significa che il debito non potra’ essere piu’ rateizzato e l’agente della riscossione dovra’ riprendere, come previsto dalla legge, le azioni di recupero. Inoltre, le cartelle o avvisi gia’ ammessi al pagamento agevolato, con prima o unica rata da pagare entro il 31 luglio 2019, non possono essere nuovamente inseriti in una dichiarazione di adesione perche’ l’istanza non sara’ accolta. Ecco come pagare: PAGAMENTI VIA WEB, IN BANCA, ALLE POSTE E DAL TABACCAIO. E’ possibile pagare presso la propria banca, agli sportelli bancomat (ATM) abilitati ai servizi di pagamento Cbill, con il proprio internet banking, agli uffici postali, nei tabaccai aderenti a Banca 5 SpA e tramite i circuiti Sisal e Lottomatica, sul portale di Agenzia delle entrate-Riscossione e con l’App Equiclick tramite la piattaforma PagoPa. Si puo’ pagare anche agli sportelli dell’Agente della riscossione dove, pero’, il prossimo 31 luglio potrebbe registrarsi un consistente afflusso di contribuenti a causa della coincidenza con l’altra scadenza prevista dalla legge (Decreto Crescita), relativa all’ultimo giorno utile per presentare le domande di adesione alla pace fiscale, riaperta a inizio mese. Infine, e’ possibile pagare mediante compensazione con i crediti commerciali non prescritti, certi liquidi ed esigibili (c.d. crediti certificati) maturati per somministrazioni, forniture, appalti e servizi nei confronti della Pubblica Amministrazione. Chi ha scelto di versare le somme dovute in un’unica soluzione, chiudera’ la definizione agevolata il 31 luglio 2019. Per gli altri, invece, la legge ha concesso la possibilita’ di ripartire quanto dovuto in un massimo di 18 rate che, dopo quella di luglio, sono fissate a novembre 2019 e poi febbraio, maggio, luglio e novembre di ogni anno a partire dal 2020. BOLLETTINI ONLINE E “CONTI TU”. Sul portale http://www.agenziaentrateriscossione.gov.it

sono disponibili alcuni servizi web a supporto dei contribuenti che si apprestano a pagare la rata della “rottamazione-ter”. Nelle pagine dedicata alla Definizione agevolata, e’ possibile chiedere una copia della Comunicazione delle somme dovute, la lettera di risposta inviata dall’agente della riscossione con l’esito della richiesta, gli importi da pagare e i bollettini Rav da utilizzare al momento del versamento della rata. Il servizio e’ disponibile in area pubblica, senza necessita’ di pin e password, compilando la scheda “Richiesta comunicazione” e allegando un documento di riconoscimento. Nell’area riservata del sito, accedendo con le credenziali personali, e’ possibile scaricarla direttamente. Il servizio “ContiTu”, invece, consente di scegliere online di pagare in via agevolata soltanto alcuni degli avvisi/cartelle contenuti nella “Comunicazione delle somme dovute”. Per effettuare la scelta dei debiti che si vogliono pagare e rifare il calcolo, bisogna accedere al portale http://www.agenziaentrateriscossione.gov.it
, nelle pagine dedicate alla “rottamazione-ter”, alla voce “Conti tu”, compilare la scheda online sullo schermo e specificare le cartelle/avvisi che si intendono “rottamare”. Il servizio calcolera’ il nuovo totale e l’importo di ciascuna rata. Dopo aver confermato la scelta, Agenzia delle entrate-Riscossione inviera’ all’indirizzo email indicato dal contribuente i nuovi bollettini RAV con cui sara’ possibile effettuare il pagamento entro le scadenze previste. Le cartelle e gli avvisi contenuti nella domanda presentata e per i quali il contribuente sceglie di non aderire alla definizione agevolata, non potranno essere rateizzati e Agenzia delle entrate-Riscossione dovra’ riprendere, come previsto dalla legge, le azioni di recupero

Articolo pubblicato il giorno 28 Luglio 2019 - 14:53
Redazione

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