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Esplosione a Stromboli, paura per turisti e residenti. L’esperto. ‘Rischio maremoto, stare lontani dal mare’

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Momenti di paura questo pomeriggio a Stromboli, isola vulcanica dell’arcipelago eoliano, di fronte la costa messinese per alcune violente esplosioni eruttive. Il fenomeno registrato dall’Ingv di Catania ha mandato in panico i turisti che affollano l’isola. Un albergatore del luogo, contattato telefonicamente da Askanews ha raccontato di gente che per paura ha raggiunto a piedi la spiaggia dell’isola per allontanarsi il più possibile dalla montagna. In questo momento la colata lavica, con pioggia di lapilli, sta interessando la Sciara del Fuoco sul versante nord dell’isola dove si trova il piccolo villaggio di Ginostra. Dalla cima del vulcano si è sprigionato un forte boato e si è levata un’alta colonna di fumo visibile dalle altre isole dell’arcipelago. Secondo quanto riporta il Centro meteorologico siciliano sul proprio sito, “a partire dalle 14.46 UTC, si è verificata un parossismo che ha interessato l’area centro- meridionale della terrazza craterica dello Stromboli. In particolare, sono stati distinti due eventi esplosivi principali rispettivamente alle 14.46 e alle 14.46 UTC”. La sequenza, spiegano gli esperti, “è stata preceduta alle 14.44 UTC da trabocchi lavici da tutte le bocche attive della terrazza craterica. Personale Ingv in campo ha osservato una colonna eruttiva che si è innalzata per almeno 2 km di altezza al di sopra della area sommitale disperdendosi in direzione sud-ovest. I prodotti generati dal parossisma sono ricaduti lungo i fianchi del vulcano. Il fenomeno in questione è anche visibile sul tracciato sismico, il quale mostra oltre alle esplosioni maggiori circa 20 eventi esplosivi minori. Dopo la fase parossistica il segnale del tremore è in diminuzione”. “La cosa più importante è stare in zone protette, nelle cosiddette aree ‘d’attesa’, come nella piazza di San Vincenzo, e lontani dal mare perchè un pericolo associato all’eruzione sono le frane che innescano maremoti, come avvenne nel 2002”. Così a RaiNews24 Guido Giordano, professore di Vulcanologia all’Università di Roma, in merito all’eruzione a Stromboli. La situazione è più critica a Ginostra, perchè “è un po’ meno riparata di Stromboli e si sono verificati degli incendi. Si sta provvedendo a spostare le persone in luoghi di sicurezza”, continua l’esperto. Inizialmente i residenti si sono barricati in casa per proteggersi dalla pioggia di cenere, mentre alcuni turisti si sono istintivamente buttati in mare. E’ però “necessario stare alcune decine di metri dal dislivello del mare, stare in contatto con i volontari della protezione civile e attendere istruzioni”, afferma Giordano, che spiega come si siano verificate “due vibrazioni: la prima di terra e la seconda acustica, d’orecchio. E’ probabile che la prima esplosione abbia avuto un effetto sismico”.




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