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Ercolano, fatture pagate due volte dall’ASL: 5 indagati. La Corte dei Conti chiede il risarcimento di 900mila euro

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La guardia di finanza di Napoli ha notificato cinque avvisi a dedurre. Due  nei confronti delle società “Centro Diagnostico Plinio s.r.l.” e “Diagnostica Plinio s.r.l.”, quali centri privati convenzionati, operativi nel territorio di Ercolano e tre nei confronti di 3 dirigenti dell’ASL Napoli 3 Sud, ritenuti responsabili di un danno arrecato alle pubbliche finanze, chiedendo il risarcimento dell’importo di circa 900.000 euro, per aver ottenuto indebitamente il pagamento, da parte dell’Ente, di somme per oneri finanziari da essi sostenuti per l’attivazione di procedure di cessione di crediti vantati. Gli accertamenti delegati dai Vice Procuratori Generali Dott. Francesco Vitiello e Ferruccio Capalbo hanno riguardato illeciti pagamenti da parte dell’ASL. Napoli 3 Sud ai predetti centri privati convenzionati, responsabili di aver chiesto il pagamento di fatture per “Competenze per oneri finanziari sostenuti per procedure di factorizzazione” non dovute, per circa 900.000 Euro, a seguito di procedure monitorie colpevolmente non opposte dall’ASL. Tale fattispecie di danno erariale si colloca in un più ampio contesto rispetto al quale il Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria Napoli, al termine di articolate indagini, ha segnalato alla locale Procura Regionale della Corte dei Conti un presunto danno erariale alle casse dell’Azienda Sanitaria Locale Napoli 3 Sud di oltre 30 milioni di euro, determinato da illeciti pagamenti, da parte della stessa ASL., a Centri sanitari privati operanti in regime di provvisorio o definitivo accreditamento con il Servizio Sanitario Regionale.  La fattispecie di danno erariale contestata rappresenta quindi solo una quota parte di danno ben più ampio inferto alla A.S.L. Napoli 3 Sud, con sottrazione di risorse pubbliche ai servizi sanitari per il territorio. Gli accertamenti esperiti hanno consentito di rilevare che i predetti centri privati convenzionati, tramite una serie di comportamenti illeciti posti in essere dai rispettivi rappresentati legali, con la connivenza dei dirigenti dell’Ente, si sono appropriati fraudolentemente di somme di denaro pubblico, arrecando un ingente danno all’erario. E importante rimarcare, infine, nome l’attività ispettiva nel suo complesso, oltre a permettere l’accertamento del danno erariale vero e proprio, abbia prodotto un altro risultato essenziale, rappresentato dal cosiddetto “effetto conformativo”, ossia l’attitudine dell’azione repressiva a provocare l’interruzione dei comportamenti dannosi e l’adozione di condotte conformi ai canoni di economicità, trasparenza, efficacia ed efficienza della Pubblica Amministrazione.


Articolo pubblicato il giorno 16 Luglio 2019 - 18:02

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