“Non e’ l’apocalisse, e’ un evento normale di un impianto industriale che, dopo 10 anni, ha bisogno di manutenzione straordinaria”. Lo ha detto Fulvio Bonavitacola, vicepresidente della Regione Campania, parlando dello stop all’inceneritore di Acerra (NAPOLI), programmato per settembre. “Non e’ vero che c’e’ un piano regionale di localizzazione di siti – ha affermato – la Regione non si volta da altre parti, affronta i problemi e non ci sottrarremmo alle responsabilita’ ove fosse necessario”. “In extrema ratio puo’ essere qualunque cosa – ha sottolineato – ma di certo viene dopo ratio, razionalita’ e metodo di lavoro”. “Il metodo proposto e’ applicare i principi del’Ue anche a questo tema – ha spiegato – Il principio di prevenzione e prossimita’ significa che se ciascuno, nell’ambito del proprio territorio affronta il tema del deposito temporaneo per fronteggiare questo fabbisogno, il fabbisogno complessivo diminuisce”. “E’ stato poi detto alle societa’ provinciali di individuare forme di ottimizzazione dello stoccaggio presso gli Stir – ha proseguito – e messo a disposizione 10milioni di euro”. “Abbiamo detto anche che laddove non fosse sufficiente – ha detto ancora – abbiamo invitato gli enti d’ambito a prevedere una programmazione”. “Se ciascuno fa programmazione per il fabbisogno del proprio ambito risolviamo problema con il principio di prossimita’ – ha concluso – il fabbisogno di un deposito temporaneo e’ inversamente proporzionale alla capacita’ di evacuazione, quindi se abbiamo questa capacita’ finisce l’esigenza di un deposito temporaneo”.
Articolo pubblicato il giorno 18 Luglio 2019 - 13:41