Si e’ spento Raffaele Pisu all’eta’ di 94 anni. L’attore, comico e conduttore bolognese e’ morto alle 6.11 di questa mattina all’hospice di Castel San Pietro Terme in provincia di Bologna. Nato il 24 maggio del 1925 nella capitale emiliana, Raffaele Pisu, il cui vero nome era Guerrino, fu uno dei piu’ popolari comici e conduttori radiofonici e televisivi nell’Italia nel dopoguerra. Nell’epoca del boom televisivo, il bolognese partecipo’ a trasmissioni di grande successo nazionale degli anni Sessanta come ‘L’amico del giaguaro’, ‘Ma che domenica amici’ e ‘Senza rete’. La sua carriera comincio’ ai microfoni di Radio Bologna insieme al fratello Mario, il quale, subito dopo la Seconda guerra mondiale, lo introdusse alle trasmissioni di varieta’, come l’Uccellino della radio, nel quale dava consigli e ammonizioni ai giovani ascoltatori. Pisu fu un partigiano che combatte’ per liberare l’Italia e fu anche internato in Germania per quindici mesi. Gli orrori della guerra non scalfirono il suo animo gioioso, tant’e’ che dopo il conflitto decise di dedicarsi al teatro comico grazie all’influenza di memo Benassi. Il bolognese giunse quindi a Radio Roma ed entro’ nella Compagnia del teatro comico musicale della Rai. A questo periodo risale la sua partecipazione alla prima edizione di ‘Giringiro’, programma radiofonico che commentava in modo parodistico la tappa del giorno del Giro d’Italia. La radio lo rese sempre piu’ celebre e il bolognese comincio’ ad interpretare anche alcune caricature dei personaggi allora in voga per i varieta’ dell’epoca. A cavallo tra gli anni Cinquanta e Sessanta, Pisu comincio’ ad apparire sempre di piu’ in televisione, prendendo parte ad alcune commedie, al varieta’ ‘Lui, lei e gli altri’ (1956), al teleromanzo-musical ‘Valentina’ (1958) e al programma cult presentato da Corrado ‘L’amico del giaguaro’ (1961). Nel film ‘Italiani brava gente’ (1965) di Giuseppe De Santis, ambientato durante la Campagna italiana di Russia, il bolognese diede prova di saper interpretare anche ruoli drammatici. Altri programmi a cui prese parte furono ‘Camera 22’ (1966), ‘La trottola’ (1966), ‘Vengo anch’io’ (1968) e ‘Ma che domenica amici’ (1968), in cui lancio’ il personaggio di Provolino, burattino usato come mascotte di alcuni varieta’. Pisu presento’ poi diversi programmi televisivi, come ‘Senza rete’ (1969), ‘La domenica e’ un’altra cosa’ (1969), ‘Come quando fuori piove’ (1971), ‘Foto di gruppo’ (1974) e ‘Ma che scherziamo?’ (1976), senza abbandonare la radio, dove continuo’ a prendere parte a numerosi programmi d’intrattenimento, tra cui il gioco musicale a premi ‘Le mille lire’ (1967), il quiz dedicato allo sport automobilistico ‘Indianapolis’ (1969) e il corso comico di lingua inglese ‘The Pupil’ (1971). Nel corso degli anni Settanta e Ottanta, Pisu comincio’ ad apparire sempre meno, ma negli anni Novanta affianco’ Ezio Greggio alla conduzione della seconda e terza stagione di ‘Striscia la Notizia’. Negli anni Duemila, Pisu ha recitato in fiction televisive quali ‘Non ho l’eta” (2001), ‘Una vita in regalo’ (2003), ‘Ma chi l’avrebbe mai detto’ (2007), ‘Marameo’ (2008) e ‘Don Matteo 6’ (2008), e in film come ‘Il trasformista’ (2002), ‘Le conseguenze dell’amore’ (2004) e ‘Non c’e’ piu’ niente da fare’ (2008). Le ultime fasi della sua carriera hanno visto il bolognese tornare a teatro con ‘Delitto perfetto’ (2007) di Frederick Knott per la regia di Geppy Gleijeses e la commedia ‘Se devi dire una bugia dilla ancora piu’ grossa’ (2011-2012) per la regia di Gianluca Guidi.
Articolo pubblicato il giorno 31 Luglio 2019 - 11:21