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Detenuto picchia il suo avvocato durante il colloquio in carcere e poi si ferisce alle braccia

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Detenuto picchia il suo avvocato durante il colloquio in carcere. E’ avvenuto nella Casa Circondariale di Avellino. Lo rende noto in un comunicato  la Segreteria Nazionale del SAPPE, Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria, nella persona del segretario nazionale Emilio Fattorello per la Campania. “Abbiamo di sovente avuto modo di descrivere violenti aggressioni tra i detenuti alla ricerca di una leadership interna tra le varie fazioni esistenti-spiega Fattorello- come aggressioni al Personale di Polizia e ad altri Operatori vittime della violenza posta in essere da detenuti facinorosi; ritrovamenti di tanti cellulari e sostanze stupefacenti illegalmente detenute. Orbene, gli ultimi giorni non sono stati diversi dal trend di violenza che si vive in maniera drammatica nella struttura. Solo ieri altra aggressione altro sangue, vittima questa volta un avvocato del Foro di Napoli che durante un colloquio con un suo assistito è stato in maniera cruenta preso a pugni al volto con visibili lesioni. Il professionista malcapitato è stato costretto a ricorrere alle cure dei sanitari, scattato l’allarme durante l’evento critico il Personale è intervenuto in forza per ristabilire l’ordine e la sicurezza e contenere l’aggressore. Il detenuto, artefice di tale inconsulto gesto anch’egli di origine napoletana ha poi in segno di protesta compiuti gesti autolesionisti procurandosi dei tagli alle braccia, lo stesso veniva medicato presso la locale infermeria. Ancora, l’altro giorno un detenuto rifiutatosi di entrare in cella stato autore di un gesto di protesta in serata quando sin dal mattino è munito di bombolette di gas ha minacciato i poliziotti, i compagni di detenzione di far esplodere bombolette e di appiccare il fuoco alla Sezione, le facendo vivere momenti di vera tensione. Inoltre negli ultimi giorni detenuti sono stati sequestrati ben 9 cellulari in possesso dei in vari Reparti, ciò a riprova che le condizioni di sicurezza all’int della Struttura sono ormai ai minimi termini. Dall’inizio dell’anno sono stati sequestrati circa 60 apparecchi telefonici , cifre che dimostrano l’esistenza di veri e propri traffici di detti strumenti non consentiti tra i detenuti e che l’utilizzo degli stessi consente comunicazioni sul territorio dalla criminalità alla criminalità. Bisogna, inoltre, prevedere che le do notizie che escono dalla Struttura Penitenziaria possano indebolire e neutralizzare i servizi di sicurezza e difesa ivi esistenti  anche informazioni sul Personale operante e relativi orari di Servizio. Occorre potenziare i livelli minimi di sicurezza che nei turni serali e notturni si riducono all’osso, da tempo ormai del Lavoro ed una il SAPPE denuncia un carente Organizzazione programmazione dei Servizi che vede un forte divario tra l’impiego delle tante unità presenti nei turni mattinali e le pochissime unità, contate sulle dita di una mano, nei turni serali e notturni, imprevisto può mettere in crisi l’intero sistema di sorveglianza. ove qualsiasi La linea di Comando del Reparto nei vari livelli che negli ultimi tempi si è potenziata deve essere distribuita responsabilmente nelle diverse funzioni H24 in un Contesto Penitenziario della complessità rilevante come quello di Avel ove la popolazione detenuta si aggira intorno alle 600 unità lino , utenza questa composta da varie tipologie che richiedono vari regimi custodiali tra cui anche la chiusura delle celle di determinati Reparti che sembra in alcuni casi non avvenire. L’estate ormai incalza e con essa ulteriori problematiche andranno ad aggiungersi a quelle ormai croniche e quotidiane. Non volendo essere premonitori di eventuali future situazioni irreparabili si chiedono i dovuti interventi a chi ha la responsabilità di tutto”.


Articolo pubblicato il giorno 13 Luglio 2019 - 17:38

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