Si avvia verso la conclusione il 21 luglio la straordinaria mostra “Il corpo dell’idea. Immaginazione e linguaggio in Vico e Leopardi” . La mostra ha permesso a napoletani e non di ammirare una vasta selezione di preziosi originali di Giacomo Leopardi e Giambattista Vico accompagnati da rari testi del’500 e 700, e lo splendido Globo di Vincenzo Coronelli (1650 1718), tutti provenienti dalla Biblioteca nazionale di Napoli. In particolare, gli autografi della Scienza Nuova di Giambattista Vico lo Zibaldone di pensieri, le Operette Morali, la Primavera, lo Stratone da Lampsaco, la Ginestra di Giacomo Leopardi e l’autografo dell’Infinito, scritto da Leopardi nel 1819, notevole per le varianti proposte .
La mostra ha aperto , infatti, le iniziative per il BICENTENARIO dell’ INFINITO indette dal Comitato nazionale (istituito lo scorso 30 gennaio dal Ministro dei Beni Culturali) nelle quali ha un ruolo fondamentale la Biblioteca Nazionale di Napoli, luogo simbolo che conserva insieme alla prima stesura autografa della celebre lirica, il Corpus delle Carte Leopardiane lasciate da Giacomo allโamico Antonio Ranieri e pervenute nel 1907, dopo diverse dispute giudiziarie, alla biblioteca napoletana.
“Acme della composizione poetica leopardiana, LโInfinito ha richiamato lโattenzione di studiosi e critici, come di poeti di tutto il mondo.Leopardi lo scrisse in un anno di una profonda crisi e di malinconia – dichiara Francesco Mercurio direttore della Biblioteca nazionale Vittorio Emanuele III – attraverso la poesia il sentire del poeta, che riesce ad avere la visone dellโinfinito,cioรจ superare il limite della quotidianitร . Intento della mostra รจ , infatti, avvicinare il pubblico al pensiero dei due autori in grado di fornire risposte attuali ai grandi temi della societร contemporanea, valorizzando e rendendo fruibile al tempo stesso il patrimonio scientifico posseduto da questa biblioteca. Realizzata con il sostegno della โRegione Campaniaโ, lโiniziativa รจ stata organizzata dalla Biblioteca nazionale di Napoli con il โPolo Museale della Campania โ Palazzo Realeโ e in collaborazione con il โMuseo Archeologico Nazionale di Napoliโ nel segno della proficua sinergia tra gli istituti del MIBAC.”
“A partire dalle origini del mondo, la narrazione – spiega Francesco Mercurio – si sviluppa attraverso un itinerario tra gli Dei, gli Eroi e gli Uomini. Mitologia, filologia e poesia si intrecciano attraverso le parole di Vico e Leopardi in un dialogo tra i due che sembra non appartenere ad un tempo e uno spazio finito, ma prosegue oltre, in un flusso senza soluzione di continuitร , che giunge fino a noi, uomini del XXI secolo.”
Pregiate e rare edizioni a stampa del ‘500 e ‘700 testimoniano le fonti di autori classici e moderni che hanno ispirato le opere dei due pensatori, e completano il suggestivo dialogo ideale dei due autori, che partendo dagli autografi della Scienza Nuova di Vico, dello Zibaldone di pensieri, delle Operette morali, dellโInfinito di Leopardi, si rivolge agli dei e agli eroi rappresentati dalle testimonianze scultoree prestate dal Museo Archeologico Nazionale e dal Museo di Palazzo Reale. Un impianto scenico e multimediale crea un’atmosfera emozionale che favorisce la comunicazione del messaggio di Vico e di Leopardi e dei compositi contenuti antropologici, filosofici e poetici fino alla visione della decadenza e della corruzione e alle diverse risposte che ognuno dei due autori consegna alla modernitร .
“Il contatto tra Vico e Leopardi si snoda tra mito e storia – aggiunge Francesco Mercurio – in un viaggio che scandisce il tempo della narrazione. Il pensiero dei due autori diventerร , in tal modo, corpo vivo e presente anche graficamente prima come segno e poi come parola scritta.”
Articolo pubblicato il giorno 1 Luglio 2019 - 17:42