Castellammare. Da una settimana si sono perse le tracce del ras del centro antico di Castellammare Giovanni Savarese, 46 anni, detto cicchiello. deve scontare 16 anni e mezzo di carcere per i due omicidi eccellenti compiuti nel 2004 ovvero quelli di Giuseppe Verdoliva l’autista e Antonio Martone. la scorsa settimana è arrivata la sentenza definitiva da parte della Cassazione sulla stagione di sangue a Castellammare del 2004 quando gli ex cutoliani usciti dal carcere si allearono con il clan dei “falsi pentiti” e con i Fasano per tentare di sferrare un nuovo attacco ai D’Alessandro. sul selciato rimasto Verdoliva, per anni l’autista del defunto padrino Michele D’Alessandro e il cognato di quest’ultimo Antonio Martone. I due furono uccisi in due agguati differenti mentre andavano al lavoro alla Fincantieri e per questi omicidi sono stati condannati all’ergastolo i due boss Massimo Scarpa, 54 anni, soprannominato “o napulitano” e Michele Omobono, 57 anni, “o marsigliese”.E poi a 16 anni e mezzo di carcere altri tre imputati non detenuti. Raffaele Martinelli(che è stato arrestato e trasferito in carcere, in esecuzione dell’ordine di carcerazione per espiazione pena emesso dalla Pro-cura Generale di Napoli), Giovanni Savarese che invece si è dato alla macchia e quindi è latitante. Risulta ugualmente irreperibile, ma ormai dal 2012, anche l’altro coimputato, Raffaele Carolei, cugino del boss Paolo Carolei. Il pluripregiudicato del rione Moscarella è introvabile da 7 anni e potrebbe essere rimasto vittima di lupara bianca.
Articolo pubblicato il giorno 17 Luglio 2019 - 06:06